Vaccini: Emiliano va alla guerra

Il presidente della Regione incontra i No vax e sferra un attacco frontale alla nuova legge: «È piena di errori»

martedì 29 agosto 2017

Corriere del Mezzogiorno 

Vaccini, Emiliano va alla guerra Il governatore annuncia: «Sosterremo i ricorsi dei cittadini contro l'obbligo» Non è contrario ai vaccini, ma sosterrà i ricorsi contro la legge che ne sancisce l'obbligo. È la posizione espressa chiaramente ieri dal governatore della Puglia Michele Emiliano, che in mattinata ha incontrato una delegazione di cittadini ed esponenti di associazioni contrari all'obbligo vaccinale. Dure critiche da parte di Direzione Italia, che ricorda che fu proprio il Pd a proporre in Consiglio regionale i vaccini obbligatori. a pagina 3 Politica I II caso vaccini Emiliano incontra i No vax «Insieme contro l'obbligo» Il governatore riceve una delegazione di cittadini contrari «È una legge sbagliata in più punti, sosterremo i ricorsi» di Francesca Mandese bari Non è contrario ai vaccini, ma sosterrà i ricorsi contro la legge che ne sancisce l'obbligo. È la posizione espressa chiaramente ieri dal governatore della Puglia Michele Emiliano, che in mattinata ha incontrato una delegazione di cittadini ed esponenti di associazioni contrari all'obbligo vaccinale. «La convinzione che l'estensione delle vaccinazioni obbligatorie da tre a dieci e il rafforzamento delle sanzioni in caso di inottemperanza sia l'unico mezzo per far risalire il numero dei bambini vaccinati in Italia, è secondo noi un errore politico che non considera l'elevato tasso di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica», ha detto Emiliano, sottolineando che «la Regione Puglia è sempre stata favorevole all'obbligo vaccinale previsto dalla precedente legislazione, che per un ventennio ha regolato senza particolari problemi la materia». Emiliano, che è anche assessore alla Sanità, ha definito utile e costruttivo l'incontro con le famiglie e i loro legali, «è stata un'occasione importante per ristabilire questa fiducia reciproca  ha sottolineato  . Abbiamo scoperto che nessuno è contrario ai vaccini e che le polemiche sorgono solo a causa della abnorme estensione dell'obbligo vaccinale». Oltre all'estensione del numero di vaccini, per Emiliano, «una legge che sottopone i cit- tadini a sanzioni come la non iscrizione a scuola o multe in denaro, sta provocando l'effetto contrario». Un effetto negativo soprattutto in Puglia, ha sottolineato, «che era forse la più virtuosa d'Italia in materia di vaccinazioni, ma che da quando il governo ha deciso di intervenire con tanta decisione, sta registrando un calo della propensione a vaccinarsi». Da qui la decisione «di dare assistenza alle famiglie e di trovare la maniera migliore di applicare una legge di cui non si sentiva il bisogno ma che, essendo una legge, va applicata». E la speranza che «le eventuali ordinanze dei giudici alla Corte Costituzionale» abbiano «buone prospettive di succes- so. Perché la legge ha molti errori, molti vulnus e punti di eccesso che potrebbero lasciare alla Corte Costituzionale la possibilità di modificare, in tutto o in parte, gli errori commessi dal Parlamento». Il governatore ha anche chiesto ai rappresentanti del mondo della scuola, presenti all'incontro, di affiancare i genitori in questo percorso che potrebbe «portare a una correzione della normativa, affinché si torni verso la legge precedente che vedeva la Puglia prima in Italia». «Noi  ha aggiunto il governatore  siamo convinti che se avessimo continuato a fare quello che facevamo prima in Puglia, cioè spiegare alle famiglie che era utile vaccinare, si sarebbero vaccinate liberamente e non avremmo creato questa resistenza da sospetto. Perché dei politici non si fida più nessuno, e quando un politico si assume la battaglia sui vaccini gli italiani, forse anche giustamente, si insospettiscono». La presa di posizione di Emiliano ha causato la reazio- ne del presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo, e del vicepresidente della ILI commissione sanità Luigi Manca, entrambi medici, che ritengono necessaria l'obbligatorietà delle vaccinazioni. «La percentuale di copertura  spiegano  era scesa a livelli tali da correre il rischio di contagio i soggetti più deboli. Del resto, in Consiglio regionale la proposta di renderli obbligatori in Puglia venne fatta proprio dal suo partito».