Eemiliano ci prova, ma lo strappo resta: la maggioranza dei medici pronta al sit-in

I camici bianchi venerdì manifesteranno a Bari, il governatore aveva provato a ricucire.

martedì 07 novembre 2017

Nuovo Quotidiano Puglia ed. Brindisi

Ieri è andato in scena l'ennesimo botta e risposta, anche a suon di comunicati, tra il presidente della Regione e i rappresentati sindacali. La giornata si è aperta con una riunione che si è svolta in via Gentile, in assessorato, convocata da Emiliano in persona, ma alla quale ha risposto solamente una parte delle sigle sindacali (S umai Puglia, Anfo/A-scoti - Fials medici, Cgil medici, Fvm, Snami, Intesa sindacale, Fimp), alcune delle quali -vedi Cgil - si erano sin dall'inizio tirate fuori dalla protesta e non avevano dato adesione alla manifestazione del prossimo 10 novembre. A poche ore di distanza dal faccia a faccia, la "fetta" più consistente dei medici pugliesi - attraverso una nota ufficiale - ha replicato non solo confermando lo sciopero, bensì annunciando una conferenza stampa per spiegare ai pugliesi le ragioni del loro malcontento. Quest'ultimo documento porta le firme degli Ordini dei medici e dei sindacati Aaroi, Anaao, Branche a visita e accreditati. Cimo, Cimop, Cisl Medici, Fassid, Fesmed, Smi, Fimmg, Sumai e Uil Medici. In sostanza, la maggioranza della categoria medica è rimasta ferma sulle proprie posizioni, disertando l'incontro convocato da Emiliano per discutere di alcune problematiche: dal contenimento della spesa farmaceutica alla sicurezza dei medici, passando per la cronica carenza degli organici sino all'organizzazione generale dei servizi nell'ottica di una sempre maggiore integrazione tra territorio e ospedale. Tutti argomenti "caldi" ma sui quali si registra ancora una forte distanza tra la giunta Emiliano e i medici. All'ordine dei giorno anche la delibera di giunta che dà la possibilità ai medici specialisti di poter prescrivere sulla ricetta rossa. «Voghamo rassicurare tutti, i medici di famiglia rimangono centrali», dice Emiliano. «Questa mattina - prosegue - mi sono confrontato con i sindacati che hanno aderito al mio invito: con loro abbiamo anche affrontato la questione per cui ora, anche in Puglia, i medici specialisti potranno fare le ricette senza passare dai medici di famiglia. Questi non si devono spaventare o avere paura di questa norma che peraltro adegua la Puglia al resto dell'Italia e dà attuazione a una norma nazionale. Credo che questa cosa - continua il governatore - abbia provocato l'agitazione dei medici di famiglia che temono di vedere dispersi i loro pazienti trattati direttamente dai medici ospedalieri. Prescrivere un medicinale prima su un pezzo di carta, per poi passare al medico di famiglia che non aveva seguito la vicenda, provocava perdite di tempo e anche aggravi di costi che abbiamo ridotto. Probabilmente un maggiore dialogo, avrebbe facilmente spiegato a cittadini e medici di famiglia che non c'era nessun rischio in questa nuova norma. Anzi, era molto richiesta, specialmente dai pediatri». Ma questo punto - replicano i medici di base tirati in ballo - «è solamente marginale: non è per questo motivo che scendiamo in piazza», precisano. Sul tavolo ci sono problemi più importanti, dalla carenza degli organici alla sicurezza dei medici, senza dimenticare le rimostranze dei medici per essere stati tagliati fuori dalla discussione sul riordino ospedaliero e il potenziamento della medicina territoriale. Emiliano, ai sindacalisti presenti ieri mattina, ha ricordato però che le assunzioni sono legate al contenimento della spesa farmaceutica, come preteso dai tecnici del ministero della Salute e del Mef. Nella diatriba si è inserita l'opposizione: «Cercare di scaricare sui medici pugliesi i numerosi e ingravescenti problemi della sanità - critica il consigliere regionale Andrea Carop-po (Sud in testa - Salvini premier) - è un atto di vigliaccheria politica: per questo siamo al fianco dei camici bianchi». I parlamentari, consiglieri regionali e dirigenti pugliesi di Direzione Italia, invece, hanno promosso "La Giornata dello schiaffo" in programma proprio venerdì prossimo, un'azione di sostegno alla protesta dei medici.

Un momento dell'incontro di ieri tra Michele Emiliano, Giancarlo Ruscitti (direttore del Dipartimento Promozione della salute della Regione) e una rappresentanza di sigle sindacali dei medici L'annuncio della protesta Nelle scorse settimane Le sigle sindacali hanno annunciato il sit-in davanti al Consiglio regionale di venerdì

La mossa del presidente Ieri Emiliano ha convocato Le associazioni, ma hanno preso parte all'incontro solo una parte delle sigle I temi centrali del confronto «Per noi i medici di famiglia sono centrali. Abbiamo affrontato il tema delle ricette fatte dagli specialisti» Le motivazioni della manifestazione Ma La gran parte dei medici va avanti: Il sit-in di venerdì si terrà e in conferenza stampa spiegheranno i perché della protesta