Medici di famiglia: rientra lo sciopero delle ricette (Corriere del Mezzogiorno)

Si era preannunciata la Commissione di Garanzia per l'attuazione degli scioperi

venerdì 22 febbraio 2013

Medici di famiglia: rientra lo sciopero delle ricette

Si era pronunciata la commissione di garanzia dellattuazione dello sciopero nei servizi pubblici

BARI — I medici di famiglia pugliesi aderenti alla Fimmg hanno sospeso la protesta sindacale fissata per il 4 marzo che prevedeva lo stop all'invio telematico delle ricette. La decisione è stata presa dalnsindacato - è detto in una nota - «al fine di favorire L'avvio delle trattative con la Regione Puglia». La Fimmg «resta in attesa della convocazione da
parte del governo regionale così come preannunciato ieri dal presidente Vendola nel suo intervento sulla stampa».
Nel corso della giornata di ieri si era per altro appreso che la Commissione di  garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali in
risposta a un quesito della Regione Puglia, ha chiarito che la protesta ipotizzata dalla Fimmig non «costituisce una forma di sciopero rientrante nella tutela dell'art. 40 della Costituzione» e, innparticolare, che «l'interruzione del flusso informatico» da parte dei medici potrebbe rappresentare «un rifiuto parziale della prestazione lavorativa ovvero di un obbligo contrattuale con i conseguenti, possibili, riflessi di carattere civile e di-
sciplinare».
Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario nazionale Fimmg, Giacomo Milillo: «Apprezziamo - ha detto - l'apertura del presidente Vendola chentroverà la Fimmg Puglia disponibile». Milillo esprime anche «la più ampia solidarietà alla federazione regionale della Puglia che in queste ore - spiega in una nota- è fatta oggetto di risposte ingiustamen-
te intimidatorie da parte della Regione».
-Le dichiarazioni dell'assessore regionalenalla Salute, che attribuisce alla Fimmg motivazioni dello sciopero mai esplicitate, finiscono per apparire - conclude - come un tentativo di sfuggire alle responsabilità in merito alle carenze assistenziali denunciate dai medici, che sono l'unico vero motivo dell'iniziativa sindacale».

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