Tavolo Medicina Generale: possibile quest’anno raddoppio borse da Regioni

Gia da quest'anno 2000 borse per l’accesso al corso di formazione specifica in Medicina Generale. Presto la laurea abilitante

venerdì 09 marzo 2018

Comunicato FNOMCeO

Potrebbe essere raggiunto già quest’anno l’obiettivo di avere, dalle Regioni, 2000 borse per l’accesso al corso di formazione specifica in Medicina Generale.

Ad annunciarlo, questa mattina al Tavolo ministeriale sulla Medicina Generale, riattivato dal Ministro  della Salute Beatrice Lorenzin su istanza della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), è stato il Capo di Gabinetto Giuseppe Chiné, che ha affermato che la Conferenza delle Regioni, coordinata da Stefano Bonaccini, e la sua Commissione salute, coordinata da Antonio Saitta, hanno definito di avviare un percorso che porti a finanziare, per far fronte alla gobba pensionistica attesa nei prossimi anni, 2000 borse, più del doppio rispetto alle 987 dello scorso anno.

Di queste 2000, 1185 sarebbero ‘coperte’ dal fondo attuale; le rimanenti sarebbero finanziate autonomamente dalle Regioni, secondo le loro disponibilità. Se tali finanziamenti non dovessero essere sufficienti, e questa è la notizia, il Ministero della Salute si è offerto di vincolare una parte dei fondi per gli obiettivi di piano proprio per finanziare le borse.

 “Ringraziamo Stefano Bonaccini e Antonio Saitta che si sono fatti promotori dell’esigenza di formare più medici di medicina generale, il Ministro Lorenzin e le Direzioni Generali del Ministero della Salute che hanno proposto soluzioni condivise – dichiara Filippo Anelli – presidente Fnomceo -. E non li ringraziamo solo noi medici, ma tutti i cittadini: una corretta programmazione, infatti, potrà scongiurare il rischio di farli rimanere senza un’assistenza adeguata. Un ringraziamento particolare al Ministro Lorenzin per aver risolto il problema delle dottoresse in maternità durante il corso, e di tutti i colleghi che, per motivi, ad esempio, di salute, devono interrompere il percorso di studio per poi recuperarlo, acquisendo il titolo dopo il 31 dicembre: non saranno più costretti a perdere un anno, ma potranno iscriversi alle graduatorie con la riserva di conseguire il titolo entro la pubblicazione delle graduatorie stesse, a settembre”.

Per quanto riguarda il percorso di formazione, si lavorerà affinché il titolo sia accademico, rilasciato dall’Università ed equiparato alla specializzazione, ma coinvolgendo e valorizzando tutta l’esperienza formativa accumulata in questi anni dalle Regioni, dagli Ordini e dalla Medicina Generale.

Ma non solo di Medicina Generale si è parlato oggi all’incontro: per quanto riguarda le Scuole di Specializzazione, tenendo conto della carenza di alcune figure specialistiche e del turnover, si è proposto di aprire un tavolo di confronto per favorire il riutilizzo delle borse non assegnate. In dirittura d’arrivo anche la cosiddetta ‘Laurea abilitante’ e cioè la concomitanza temporale delle sessioni di Laurea e abilitazione, resa possibile dall’anticipo del periodo di pratica professionale, da svolgersi durante il corso di studi e non dopo la Laurea come avviene attualmente. I provvedimenti sono già pronti e sono al vaglio del Consiglio di Stato. Tre all’anno le sessioni di Laurea e di contestuale abilitazione.