L’Ordine ai sindaci sull’obbligo vaccinale: sulla scienza non si discute.

Anelli: “Voglio lanciare ai sindaci la proposta di riprenderci la partecipazione sulla questione della sanità.”

mercoledì 12 settembre 2018

Comunicato OMCeO Bari

Bari, 12 settembre 2018. “Dobbiamo riprendere a ragionare sulla partecipazione delle comunità locali e sui servizi territoriali che possono rispondere ai bisogni di salute delle fasce più fragili della popolazione” - con queste parole Filippo Anelli, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e dell’Ordine di Bari ha accolto oggi i sindaci del territorio nella “Conferenza dei servizi” sul tema dei vaccini convocata presso l’Omceo di Bari. “Voglio lanciare ai sindaci la proposta di riprenderci la partecipazione sulla questione della sanità. Portiamo al centro del dibattito i problemi di oggi. I vaccini servono. Oggi c’è la necessità di fare quadrato: sulla scienza non è possibile avviare una discussione. Offriamo piena collaborazione alle scuole e supporto ai dirigenti scolastici da parte dei medici. Questo incontro è solo il primo passo per un’efficace azione congiunta”.

Maria Chironna, professore associato di igiene dell’Università di Bari, ha sottolineato come la legge sull’obbligo vaccinale abbia consentito ai dipartimenti di prevenzione di avere uno strumento operativo per intervenire su quelle fasce della popolazione indecise e confuse da campagne di disinformazione. La copertura per l’esavalente in Puglia dal 2013 è scesa sotto la soglia del 95%: vuole dire che più di 1000 bambini non sono stati adeguatamente vaccinati dal 2013 al 2016. Per morbillo, parotite rosolia e varicella dal 2013 al 2016 oltre 10mila bambini non sono stati adeguatamente vaccinati.
A meno di 6 mesi dalla introduzione della legge sull’obbligo in Puglia c’è stato invece un incremento delle coperture vaccinali, soprattuto per morbillo, parotite e rosolia (+7,1%) e antivaricella (+8,1%). Per l’esavalente abbiamo raggiunto il 95% di copertura. “Comunque la si pensi la legge ha portato dei risultati.” afferma la Chironna. 

Antonio Tommasi della Regione Puglia, Rosella Squicciarini della Asl e Mario Trifiletti dirigente dell’Ufficio scolastico regionale hanno tutti sottolineato l’importanza dell’anagrafe vaccinale - uno strumento implementato in Puglia e che risulta all’avanguardia. L’Anagrafe regionale soggetti vaccinati (GIAVA Puglia) - cui finora si sono registrati i due terzi delle scuole - è una piattaforma su cui tutti gli istituti possono registrarsi per accedere ai dati vaccinali degli alunni iscritti e verificare in tempo reale le autocertificazioni. In molti casi i dirigenti si sono trovati a fronteggiare situazioni in cui alcune famiglie hanno presentato certificati di vario genere per aggirare l’obbligo. Le scuole e i dirigenti - che non hanno competenze medice - vanno sostenute in questo percorso, attraverso una collaborazione con la regione, i medici e le autorità sanitarie.

Michele Abbaticchio, vicesindaco della Città Metropolitana, ha evidenziato come “I sindaci abbiano emesso l’ordinanza sulla scia di numerose difficoltà: scuole che non si sono ancora registrate sulla piattaforma dell’anagrafe, spinte da parte dei movimenti no-vax, autocertificazioni usate impropriamente. Le ordinanze nascono da uno scopo comune e hanno avuto un’efficacia comunicativa. A Bitonto si è raggiunto il 95% di copertura post ordinanza.”
Abbaticchio si è inoltre impegnato a convocare una conferenza metropolitana per collaborare con tutti i sindaci della Città metropolitana e con i medici.