Medici verso lo sciopero, più risorse alla sanità pubblica e al contratto.

Persiste il definanziamento della sanità pubblica

mercoledì 15 novembre 2017

Doctor 33

È prevista per il 30 novembre la riunione congiunta degli Esecutivi nazionali delle organizzazioni sindacali per spiegare le ragioni di una o più giornate di sciopero nazionale di 24 ore dei medici, veterinari e dirigenti sanitari nel periodo dicembre 2017-febbraio 2018. Lo annunciano in una nota congiunta le organizzazioni sindacali Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fp Cgil medici, Fvm, Fassid, Cisl medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials medici e Uil. Le ragioni sono quelle evidenziate a più riprese nell'ultimo periodo: da una legge di bilancio «che persevera, al di là dell'incremento nominale, nel definanziamento della sanità pubblica» allo stallo «delle trattative per il rinnovo del Ccnl della dirigenza medica e sanitaria».

A questo le organizzazioni sindacali aggiungono che le risorse economiche stanziate sono inadeguate rispetto al prolungato saccheggio dei fondi contrattuali e alle economie realizzate grazie al turn-over dei dirigenti medici e sanitari; che a fronte di un costante peggioramento delle condizioni di lavoro dei dirigenti sanitari il Governo non ravvisa le caratteristiche di gravosità e usura riconosciute ad altre categorie professionali; che il prossimo esame di ammissione alle Scuole di specializzazione lascerà fuori dai percorsi formativi e dall'accesso al lavoro 10.000 giovani medici mentre il Ssn non trova specialisti; che i processi di stabilizzazione dei precari, compresi quelli addetti alla ricerca, sono in grave ritardo e infine che Ministero della Salute e Regioni lavorano a una determinazione dei fabbisogni di personale che taglia gli organici e comprime il tempo di cura, peggiorando la qualità dell'assistenza e della prevenzione. Per tutte queste ragioni i sindacati proclamano lo stato di agitazione e annunciano una campagna di informazione rivolta ai cittadini sulle ragioni della protesta, che culminerà il 30 novembre nella riunione congiunta per spiegare le ragioni dello sciopero. La protesta comincia il prossimo lunedì, giornata dalla quale le categorie coinvolte annunciano il rispetto assoluto dell'orario contrattuale. 


Marco Malagutti