Per i medici non sono obbligatone le linee guida

Il medico non è obbligato a seguire le linee guida condivise dalla comunità scientifica

mercoledì 12 dicembre 2018

Italia Oggi

Non sono obbligatone le linee guida Il medico non è obbligato a seguire le linee guida condivise dalla comunità scientifica. Esse sono solo un parametro di valutazione; non è automatico che chi non le segua sia negligente o imprudente. Questo quanto stabilito dalla Corte di cassazione, terza sezione civile, nell'ordinanza n. 30998/2018. La vicenda riguarda un paziente che patì una trombosi venosa profonda a seguito di un incidente automobilistico. Secondo il paziente, la causa della trombosi era da ricercare nella condotta negligente dei medici; tesi confermata dal tribunale di primo grado e rovesciata, poi, in appello. Il paziente presentava quindi ricorso, fondato su 9 motivi. Uno di questi contestava il mancato rispetto delle linee guida («leges artis sufficientemente condivise da una parte autorevole della comunità scientifica in un determinato tempo») da parte dei professionisti. La Corte ha ritenuto infondato il ricorso, affermando che le linee guida non rappresentano «un letto di Procuste insuperabile» ma, piuttosto, «un parametro della valutazione della condotta del medico: di norma, una condotta conforme alle linee guida sarà diligente, mentre una difforme sarà negligente o imprudente. Ma ciò non impedisce che una condotta difforme dalle linee guida possa essere ritenuta diligente se, nel caso di specie, esistevano particolarità tali che imponevano di non osservarle».