Violenza contro i medici: la FNOM scrive al Ministro Lorenzin

Si richiede una immediata chiusura delle sedi di guardia medica e pronto soccorso non idonee

lunedì 21 maggio 2018


Onorevole Ministro,

 
   mi trovo nuovamente a sollecitare la Sua autorevole attenzione su un problema, quello della violenza sui medici e sugli operatori sanitari che, anche per merito di trasmissioni come quella del programma televisivo “Non è l’arena” condotto da Massimo Giletti, stanno sensibilizzando l’opinione pubblica, delineando i termini del problema nella sua concretezza.

 
   E’ inaccettabile che il professionista sanitario su cui si fonda uno dei servizi fondamentali di un Paese che vuol dirsi civile ovvero il Sistema sanitario si trovi a dover fare i conti con situazioni di fatiscenza di strutture in cui operare, di assoluta mancanza di sicurezza nell’operare quotidiano, sostanzialmente di solitudine nel proprio esercizio professionale che assume connotati di vero e proprio rischio, nelle strutture messe a disposizione per l’attività stessa.

    La Sua apprezzabile e apprezzata iniziativa di attivazione dell’Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza, come richiesto dalla FNOMCeO così come quella di incaricare i NAS di procedere a ispezioni nelle sedi ove operano i medici e i professionisti sanitari, in particolare in quelle situate in zone isolate, costituisce un primo passo verso un’assunzione di responsabilità nei confronti del problema che non può essere liquidato velocemente né tanto meno, mi permetta onorevole Ministro, trincerandosi dietro l’esiguità se non la assenza di risorse e di finanziamenti dedicati. 

   La Federazione Nazionale da tempo è impegnata su questo fronte con l’istituzione di un gruppo di lavoro interno, con iniziative di informazione sui mass media, con attivazione di percorsi formativi specifici per i medici, con sensibilizzazioni individuali e collettive di esponenti parlamentari sul tema ma è di tutta evidenza che il fenomeno ha travalicato i confini di un problema di categoria per assumere contorni di problema di valenza nazionale. 

   Gli episodi di violenza non hanno collocazione geografica e seppure le peggiori condizioni ambientali delle strutture sanitarie sono concentrate nel sud del Paese le aggressioni e intimidazioni sono all’ordine del giorno su tutto il territorio.

   Ci sono ambiti di vita e di lavoro di assoluta priorità che richiedono l’adozione di misure, forti e mirate, di prevenzione e tutela non rinviabili. Non è più soltanto una questione di dignità di esercizio professionale, la violenza delle azioni criminose perpetrate ai danni dei medici sempre più spesso, è divenuta questione di sicurezza personale.

  La richiesta che Le pongo è quella di una chiusura immediata degli ambulatori, delle sedi di guardia medica, dei pronto soccorso non idonei secondo la normativa a consentire lo svolgimento di un sereno turno di lavoro. Le responsabilità andranno accertate anche quelle amministrative ma non c’è più tempo da perdere .

  Mi auguro che la richiesta di udienza al Presidente della Repubblica professor Sergio Mattarella venga accolta al fine di consentire alla FNOMCeO di meglio esplicitare la situazione, richiamando il diritto costituzionale a operare in condizioni di sicurezza oltre a quello di sostenere una proposta di legge che aumenti le pene per i casi di violenza di tale tipo.

 

                                       Nel ringraziarLa  Le invio cordiali saluti

Filippo Anelli