Prescrizione statine in ultra 80enni. La FIMMG replica alla ASL Bari

Contestazione comportamenti prescrittivi nota 13 rimborsabilità delle statine in prevenzione primaria fino a 80 anni.

lunedì 26 febbraio 2018

PROT. N. 36/18  del 26/02/2018

Egr. Direttore Generale ASL BA
c/o CTO – L.re Starita, 6
70132  BARI
E p.c. ai Direttori dei Distretti Socio Sanitari - ASL BA


Oggetto: Contestazione comportamenti prescrittivi nota 13 rimborsabilità delle statine in prevenzione primaria fino a 80 anni.

In questi giorni stanno pervenendo da parte dei  Distretti ai Medici di Medicina Generale delle comunicazioni recanti all’oggetto “comportamenti prescrittivi” 3° Trimestre 2017, in particolare riferite a quanto in oggetto. 
In merito a queste lettere spiace verificare che i distretti e l’area farmaceutica si ostinano pervicacemente a non volersi attenere alle decisioni prese in sede di CPA, di tenore assolutamente diverso rispetto a quanto pervenuto ai medici dai Distretti. Le decisioni del CPA non sono esercizio filosofico che può essere ignorato a piacimento dagli organi aziendali ma sono direttive condivise anche dall’azienda che poi vanno attuate in concreto. Delle due l’una: o in Comitato si va a perdere tempo e a prendersi in giro oppure vi è un gravissimo difetto di comunicazione tra organi aziendali. 
Per altro anche da un  punto di vista squisitamente clinico, il monitoraggio non è condivisibile atteso che  il monitoraggio della prescrizione delle statine avulse dal contesto clinico non è accettabile, atteso che i pazienti ultraottantenni ritenuti in prevenzione primaria beneficiano dell’utilizzo della statina per conservare lo stato di salute raggiunto. Allo stato attuale trial clinici di monitoraggio per la suddetta fattispecie non ci sono, al contrario i dati di pratica clinica consolidati nel tempo supportati dalla EBM (Medicina Basato sull’Evidenza) inducono qualsiasi medico (nel rispetto etico della professione) alla continuità terapeutica per mantenere lo status quo ante! Se è vero che la letteratura non pone in evidenza vantaggi nel prosiego della terapia con statine agli ultra-ottantenni è pur vero che la stessa letteratura non dimostra il contrario. I lavori clinici nella popolazione di studio per chi ha superato gli ottanta anni non sono statisticamente rilevanti per dedurre  conclusioni oggettive e significative.
Nel dettaglio del singolo caso clinico sarà difficile avere un ultra ottantenne privo di condizioni morbose tali da  non ritenere il trattamento come prevenzione secondaria.
Ci si chiede su quali basi l'area farmaceutica arrivi ad imputare – e con quali strumenti -  ai medici un'ipotetica non appropriatezza definendo le prescrizioni effettuate ai pazienti indicati in prevenzione primaria.
Avvallare interpretazioni di questo tenore potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini perché questo atteggiamento intimidatorio toglie serenità ai medici e equilibrio nello svolgimento delle proprie funzioni.
Si invita la Direzione Generale a voler prendere posizione per chiarire quale delle due alternative sopra indicate ritiene sussistente in maniera tale che ogni parte sia messa in grado di determinarsi. 
Resta inteso, fin da ora, che i medici eventualmente contattati sulla base di tali premesse, anche facendo seguito alle precedenti comunicazioni della scrivente sul tema (che qui si intendono richiamate), non presenzieranno ad alcuna convocazione. Infine, si chiede se la ASL ha adottato il piano di distribuzione diretta dei farmaci e l’eventuale dato per il primo ciclo di terapia, secondo la normativa vigente.
Viene inviata a tutti i Distretti per opportuna conoscenza.
In attesa di riscontro, distinti saluti.

Bari, 26 Febbraio 2018

Il Segretario Generale Provinciale
Dott. Nicola Calabrese