Epidemia influenzale e difficoltà di accesso alle cure

Lettera del Presidente dell'Ordine, dott. Anelli, all'Assessore e al Prefetto

martedì 13 gennaio 2015

Gentilissimo Assessore,

in questo periodo di epidemia influenzale, quotidianamente i media  pongono l’accento sulle difficoltà che incontrano i cittadini nell’accesso alle cure.

Questa settimana si prevede il raggiungimento del picco influenzale toccato lo scorso anno (4 casi ogni mille assistiti).  Purtroppo, la rappresentazione grafica della curva epidemica fa supporre che l’influenza possa interessare un numero maggiore di cittadini pugliesi rispetto al 2014. La debolezza della campagna informativa in favore delle vaccinazioni e i timori diffusi dalla vicenda Fluad hanno infatti determinato un ulteriore abbassamento delle percentuali di soggetti vaccinati.

Il numero esiguo di posti letto - la Puglia è al di sotto della media nazionale per posti letto/cittadino - e soprattutto la carenza di personale medico e sanitario diventano un’ulteriore fattore di criticità, mentre è in atto l’epidemia influenzale. Gli operatori sanitari sono sottoposti ad un super lavoro: gli accessi al pronto soccorso e al 118 si sono impennati, così come quelli ai medici di famiglia, ai pediatri di libera scelta e alle guardie mediche.

Lo stress lavorativo degli operatori ha raggiunto oramai livelli di guardia, tanto da generare il pericolo reale di situazioni di burnout. I medici del pronto soccorso lamentano di dover trattare troppi codici bianchi e chiedono maggior impegno ai medici di famiglia, mentre i medici del 118 protestano per difficoltà nei rapporti con i colleghi del pronto soccorso, in una reazione a catena che incrementa lo stress e rischia in ultima analisi di causare ulteriori disservizi ai pazienti.

In realtà, l’incidenza della malattia influenzale e le sue temibili complicanze, anche se per fortuna numericamente limitate, cominciano a generare panico e timore nella popolazione, con la conseguenza di aggravare lo stato di crisi, aumentando il ricorso – spesso improprio - ai pronto soccorso ed alle altre strutture sanitarie.

Per questo credo sia opportuno intervenire prontamente per evitare che situazioni di stress lavorativo legate a questa congiuntura eccezionale scatenata dall’epidemia influenzale si ripercuotano sul corretto esercizio dell’attività professionale, sui rapporti tra colleghi e sull’assistenza ai cittadini.

Sono certo che lei, quale massima autorità sanitaria regionale, saprà agire per il meglio ed adottare ogni iniziativa utile a fronteggiare le conseguenze di questa epidemia, coinvolgendo tutti gli operatori interessati, ad esempio, in un’unità di crisi, come è avvenuto in passato in situazione analoghe.

Nel rappresentarle la mia disponibilità a collaborare per mettere in atto ogni intervento teso a salvaguardare la salute dei cittadini, la saluto cordialmente.

IL PRESIDENTE

Dott. Filippo Anelli