Sanità, la lite di Emiliano in Regione "Non ho soldi per i nuovi ospedali"

Lite sulla Sanità in Commissione tra Emiliano e Zullo

martedì 21 novembre 2017

Repubblica Bari

ANTONELLO  CASSANO  UN  bilancio  in  pareggio  soltanto  se  arriveranno  soldi  da  Roma.  La  spesa  per  viaggi  della  speranza  in  aumento.  E  i  progetti  per  due  nuovi  ospedali  che  rischiano  di  saltare  perché  non ci sono i soldi per costruirli. È la fotografia piuttosto sfocata sullo stato di salute della sanità pugliese, scattata nel corso dell'audizione di Michele Emiliano, presidente e assessore alla Sanità, nella commissione Finanze del consiglio regionale. Un'audizione movimentata anche da polemiche, urla e litigi fra lo stesso Emiliano e il capogruppo dei fittiani, Ignazio Zullo, che ha accusato il governatore di non rispondere alla domande sui conti della sanità. Era stato proprio Zullo nei mesi scorsi a richiedere per primo l'audizione del presidente per valutare l'impatto finanziario del piano di riordino, che prevede chiusure e accorpamenti di ospedali e reparti. I CONTI DEL PIANO Proprio quella sui conti è stata la domanda da cui è partita l'audizione. «La Puglia - ha affermato Emiliano, accompagnato in commissione dal capo dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti - è l'unica Regione del Sud che presto uscirà dal piano». Ma i conti rischiano di finire di nuovo con il segno meno. Non a caso nel 2016 i costi per mantenere aperti i 29 ospedali pubblici ammonta a 2 miliardi 978 milioni di euro, una cifra superiore a quella dell'anno precedente, in cui si toccò quota 2 miliardi 895 milioni (diventati 3,1 miliardi aggiungendo i 220 milioni di euro di mobilità passiva, ovvero la spesa per i viaggi della speranza: un dato che per il 2016 non è ancora disponibile). Quanto al bilancio, quest'anno si è chiuso con un avanzo di 4,2 milioni di euro. «Ma oggi siamo a fine novembre - spiega il capo dipartimento Ruscitti - e non sappiamo ancora se ci verranno erogati 70 milioni di euro entro fine anno di cassa oppure no». Soldi che stabiliranno se il bilancio 2017 si chiuderà in attivo o in passivo. LE ASSUNZIONI Per migliorare i conti la Regione punta anche sui risparmi nella spesa farmaceutica: «Una spesa che vale 300 milioni di euro e causata non soltanto dai problemi di InnovaPuglia, ma anche da sacche di anomalie» ha affermato Emiliano ricordando le proteste dei medici di famiglia contro la stretta sulle prescrizioni. Del resto, solo se si otterranno risparmi sui farmaci la Regione potrà assumere (così come da intese ministeriali). Ruscitti però cita i bandi per 40 farmacisti e 1.000 infermieri avviati dall' Asl Bari e le operazioni di stabilizzazione di 1. 700 fra medici e infermieri. SALTANO DUE NUOVI OSPEDALI Le incertezze non riguardano soltanto gli ospedali già esistenti, ma anche in quelli che devono ancora essere realizzati. Perché se è vero che i progetti per costruire i due nuovi ospedali di Monopoli- Fasano e di Taranto sono in fase avanzata e che sono a disposizione una parte delle risorse per tirare su il nuovo ospedale di Andria, dall'altro lato non ci sono i soldi per realizzare le strutture a Maglie-Melendugno e nel Nord Barese. «I fondi per i nuovi ospedali sono stati in gran parte revocati - conferma lo stesso Emiliano - perché nel passato non sono stati impiegati a tempo debito. Eospedale del Nord Barese è quello meno probabile». I VIAGGI DELLA SPERANZA Incertezza totale anche sui dati relativi alla mobilità passiva, cioè il prezzo pagato dalla Regione per rimborsare le prestazioni ospedaliere effettuate dai pugliesi in altre regioni. I dati del ministero testimoniano una riduzione di circa il 1 O per cento del numero di pugliesi che va fuori per curarsi. Ma è altrettanto vero che la spesa totale è in aumento rispetto all'anno precedente. Di quanto? Non è ancora chiaro. MATER DEI E INNOVAPUGLIA Durante l'audizione sono emersi anche altri due temi caldi. Il primo riguarda le difficoltà di InnovaPuglia, la partecipata che dovrebbe gestire le gare uniche di acquisto in sanità garantendo risparmi: «InnovaPuglia - ammette Emiliano - non funziona bene». La seconda polemica scoppia sui costi per mantenere aperto il pronto soccorso privato della Mater Dei a Bari: «Io non lo avrei mai aperto. Non mi piace, non funziona e non va come deve andare». LE REAZIONI Le risposte di Emiliano non piacciono però all'opposizione: «Ha parlato di tutto ma non ha risposto alle domande», ha attaccato Zullo, protagonista di un acceso diverbio contro il governatore. «Audizione superficiale e approssimativa» è invece la bocciatura della forzista Francesca Franzoso. Sulla stessa linea i S Stelle, mentre Cosimo Borraccina ( Sinistra Italiana) attacca sull'aumento della spesa per pagare i viaggi della speranza. LA PROPOSTA SULI.:INTRAMOENIA Al termine dell'audizione, il governatore parla di sanità anche con Cgil, Cisl e Uil. I sindacati puntano il dito contro le liste d'attesa e propongono la sospensione dell'attività di intramoenia. Difficile però che la Regione possa accettare, non fosse altro perché in questo modo aprirebbe un altro fronte di scontro con la classe medica