Fimmg: Inaccettabile esporre i medici alla gogna dei social

La Consigliera Regionale Antonella Laricchia in visita alla sede di CA di Casamassima

giovedì 30 gennaio 2020

Bari, 30 gennaio 2020. “Ringrazio a nome di tutti i colleghi della Continuità Assistenziale la consigliera Antonella Laricchia per aver visitato la guardia medica di Casamassima, segnalando le reali condizioni in cui sono costretti a lavorare i medici e per aver riportato al centro dell’attenzione mediatica il tema della violenza contro gli operatori sanitari. È inaccettabile che si strumentalizzino singoli casi denigrando un’intera categoria perché si alimenta un clima culturale che favorisce le aggressioni. Il diritto alla salute dei cittadini non si tutela esponendo i medici alla pubblica gogna dei social  - commenta così Piero Drago, Responsabile Continuità assistenziale Fimmg Puglia la visita della consigliera al presidio di Guardia medica di Casamassima al centro di polemiche nei giorni scorsi per un presunto caso di mancata assistenza ad una paziente.

“La ASL ovviamente farà gli opportuni accertamenti rispetto alla segnalazione di Casamassima e prenderà provvedimenti nel caso in cui si accertino irregolarità rispetto al servizio di assistenza cui i cittadini hanno diritto  - aggiunge Nicola Calabrese, Segretario Fimmg Bari -  Vogliamo però richiamare tutti al senso di responsabilità, che impone di non individuare capri espiatori, ma di trovare soluzioni che tutelino al tempo stesso la sicurezza degli operatori e il diritto alla salute dei pazienti.”

Fimmg da tempo denuncia come la Puglia sia ai vertici a livello nazionale per numero di aggressioni ai medici e teme che il livello di attenzione della ASL sul tema della sicurezza e delle condizioni di lavoro del personale sia diminuito.
Tutto ciò, unito ad un clima culturale che individua nel medico il responsabile unico del cattivo funzionamento del sistema, favorisce la violenza. Inoltre, il senso costante di insicurezza impedisce all’operatore sanitario di lavorare serenamente, a scapito della qualità stessa dell’assistenza ai cittadini.