Medici e sprechi, Anelli (Fnomceo): pronti al confronto con 5 Stelle

La FNOMCEO condivide la visione di non considerare la sanita' come esercizio finanziario

mercoledì 14 marzo 2018

Doctor 33

«Prendiamo atto delle preoccupazioni espresse da Beppe Grillo che, dal suo blog, mette in guardia dai rischi derivanti dal considerare la sanità esattamente come un esercizio economico, preoccupazioni che in parte condividiamo». Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) preferisce evitare la polemica e lo scontro frontale dopo le dichiarazioni di Beppe Grillo che dal suo blog accusa i medici di eccesso di prescrizioni e sprechi. «È vero: nessun settore è esente oggi dal marketing, neppure la salute» sottolinea Anelli. «Ma è altrettanto vero che il medico non esercita la professione secondo le regole del marketing. Come afferma l'articolo 4 del Codice Deontologico, "L'esercizio professionale del medico è fondato sui principi di libertà, indipendenza, autonomia e responsabilità. Il medico ispira la propria attività professionale ai principi e alle regole della deontologia professionale senza sottostare a interessi, imposizioni o condizionamenti di qualsiasi natura". Come medici, come Ordini, siamo i primi a non volere una deriva mercantilistica della sanità, siamo i primi a mettere argini a influenze esterne di ogni natura, siamo i primi a voler fondare la nostra professione sull'etica, oltre che sulla scienza» afferma ancora Anelli. 

«La Fnomceo» continua «ha avviato da tempo diversi percorsi che hanno come obiettivo l'appropriatezza prescrittiva fondata sulle migliori evidenze scientifiche - e non semplicemente sul contenimento tout court della spesa - quale strumento per garantire la sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Da pochi giorni è inoltre on line il nuovo portale "Dottoremaeveroche", che mette a disposizione di tutti i cittadini un'informazione sulla salute indipendente e fondata sulle migliori evidenze scientifiche». «Siamo disponibili a un confronto con i responsabili del Movimento Cinque Stelle - conclude il presidente Fnomceo - per discutere di queste tematiche così importanti per il nostro paese: perché nessuno, né gli economisti, né gli stakeholders, e neppure la politica, può pensare di fare la sanità senza i medici. Sarebbe come voler costruire una cattedrale senza le fondamenta».