Corsa ai vaccini rischio iscrizione per 5mila bimbi

Solo 4 mesi per genitori, Asl e ufficio scolastico

mercoledì 24 maggio 2017

Fonte: Repubblica Bari
E corsa ai vaccini in Puglia, dove tra i 4 e i 5mila bambini potrebbero essere a rischio iscrizione alla scuola elementare. Il motivo sta nella percentuale bassa di vaccinazione contro il morbillo-parotite-rosolia-varicella (84,5%) che cozza con i diktat imposti dal recente decreto legge che rende i vaccini obbligatori per l'ammissione a scuola. I numeri sono ancora ballerini e la speranza delle Asl e dell'Ufficio scolastico regionale diretto da Anna Cammalleri è che molte famiglie corrano ai ripari e colmino il gap. Non che la Puglia sia messa peggio di altre regioni, anzi è molto lontana da casi limite come quello della Campania, in cui appena il 9% dei bambini è vaccinato contro la varicella, contro l'81% dei pugliesi. Per non parlare del 2% delle Marche, del 6% del Lazio, del 4 delle Marche e dello 0,90% dell'Emilia Romagna. Eppure il ritardo è ancora evidente, come spesso rammentano le Aziende sanitarie, nelle campagne periodiche di informazione. I dati del Piano nazionale spiegano che raggiunge il 93,80% la quota dei piccoli pugliesi vaccinati contro la poliomelite e contro l'epatite B, mentre si scende per il meningococco C (77,32%) e si risale per lo pneumococco (92,54%). In ogni caso si resta sotto il 95% fissato dal ministero di Beatrice Lorenzin come soglia minima. «Analizzando i dati dell'ultimo decennio si scopre che il trend è stato discendente, in Puglia come nel resto d'Italia spiega Cinzia Germinario, responsabile dell'Osservatorio epidemiologico della Regione  e ciò rappresenta l'impatto reale dei movimenti anti vaccini sulle scelte della popolazione». A suo dire, diminuite le coperture sono aumentate le epidemie: «Si ripresentano malattie che non vedevamo da anni, come la pertosse, per non parlare poi del morbillo, che sembrava quasi debellato». Per il governo, infatti, in Italia esiste un vero e proprio allarme morbillo, con i 2.395 casi registrati su tutto il territorio nazionale dall'inizio dell'anno, 11 dei quali in Puglia. Il problema delle vaccinazioni necessarie per l'iscrizione a scuola, invece, riguarda tutte le dieci coperture previste e nei giorni scorsi ha già portato un boom di richieste alle Asl dell'intera regione. «L'eventuale aumento delle richieste concentrate nei mesi estivi potrebbe causare qualche problema  spiega il direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Azienda di Bari Domenico Lagravinese  Se venissero tutti insieme i bambini ancora scoperti, avremmo un impatto del 10-15 per cento ma gli standard organizzativi sono fermi al 1999, quando il calendario vaccinale era molto più esiguo. Il blocco del turnover e l'aumento delle vaccinazioni renderanno inevitabile l'impatto: occorrerà più personale e una migliore organizzazione logistica degli ambulatori». Stessa solfa anche in Salento: «Genitori che fino a ieri hanno sottovalutato la questione vaccini ora si stanno agitando ma non possono pretendere l'immediata evasione delle richieste dopo due-tre anni di inadempienza  chiarisce Alberto Fedele, del Dipartimento prevenzione Asl Lecce  Stiamo invitando tutti a prenotarsi e saranno inseriti in un calendario già esistente, nell'ambito del quale bisogna garantire la prestazione a chi è già prenotato». Compresi i migranti  regolari e non  che sembrano essere i più ligi alle campagne di vaccinazione. «Sanno bene i rischi che corrono lasciando i bambini scoperti aggiunge Fedele  per loro è un miraggio poter usufruire di questi servizi, che valgono anche per persone prive di permesso di soggiorno».