Brindisi, Monopoli (FIMMG): con carenze organico impossibile garantire Lea

A rimetterci sono i pazienti più fragili, garantire loro i Lea, i livelli essenziali di assistenza, sta diventando una missione ai limiti dell'impossible

giovedì 27 luglio 2017

“Qualcuno deve spiegarci perché un sistema che deospedalizza e riduce i tempi di degenza, che organizza ospedali per acuti e per intensità di cura, che afferma di voler amplificare l'assistenza territoriale agisce, poi, in sede di programmazione, in maniera totalmente diversa”. Così Donato Monopoli, segretario provinciale della FIMMG di Brindisi.

“Qualcuno, nella stanza dei bottoni, vuole un modello di cure territoriali che affronti da solo le tante problematiche connesse alla riorganizzazione della rete ospedaliera e che fornisca strumenti e risorse al territorio, liberando i colleghi ospedalieri dalle attività territoriali, cui spesso sono chiamati a rispondere, per dedicarsi totalmente a quelle connesse alla cura delle acuzie, così come recita il decreto ministeriale 70” prosegue. Per Monopoli si tende a caricare il territorio, composto non solo dai medici di medicina generale ma anche dai tanti ambulatori specialistici e da tutte le altre strutture operanti nel settore, di troppe responsabilità, senza che vengano fornite le giuste risorse per implementare una rete di cura e assistenza all'altezza del compito. «Il problema è dovuto alle croniche carenze di organico, generate da un blocco totale delle assunzioni che sta creando difficoltà da circa 8 anni e che ha ridotto al lumicino gli organici ospedalieri. A rimetterci sono i pazienti più fragili, in primis gli anziani: garantire loro i Lea, i livelli essenziali di assitenza, sta diventando una missione ai limiti dell'impossible»

Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia