Allarme Fimmg «Tra cinque anni la Puglia non avrà medici di famiglia»

Se n'è parlato ieri al Congresso Provinciale FIMMG

sabato 23 settembre 2017

Gazzetta del Mezzogiorno
BARI. Tra cinque anni, a partire dal 2022, in Puglia si verificherà l'esaurimento della riserva di medici di medicina generale, con la conseguente impossibilità di garantire il servizio sul territorio. Il dato è emerso ieri a Bari nell'ambito del congresso provinciale della Fimmg, il principale sindacato di categoria. La situazione è particolarmente delicata a Taranto, dove l'effetto dei pensionamenti e dei mancati ricambi si farà sentire già dal 2021, mentre a Bari il problema potrebbe presentarsi dopo il 2024. Colpa, è stato spiegato, di un sistema che non produce abbastanza medici e che blocca i percorsi di formazione specialistica. Ma i medici di base hanno protestato con forza anche su altri punti, in primis contro la stretta sulla spesa farmaceutica imposta dalla Regione: «Non siamo noi i responsabili degli sprechi ha detto il segretario regionale Filippo Anelli -, la scelta in materia di prescrizione non può essere lasciata a chi non è medico». «La professione medica cambia -è la risposta del direttore del dipartimento Salute della Regione, Giancarlo Ruscitti - i medici di base non devono dire sempre no, e devono partecipare al percorso di cambiamento se non vogliono subirne le decisioni». Tra gli altri temi del congresso, quello della sicurezza delle guardie mediche che mette in discussione il modello stesso della continuità assistenziale. Un problema, le continue aggressioni ai medici, che è stato oggetto di un incontro venerdì in Regione. Esiste un progetto per l'accorpamento sovra-comunale delle sedi di guardia medica in locali dove sia garantita la vigilanza, mentre per l'orario notturno (dopo le 22,30) ci saranno strutture non aperte al pubblico: garantiranno il consulto telefonico e, in caso di necessità, ci saranno interventi domiciliari in cui il medico verrà accompagnato da ausiliari o vigilantes.