Gli ambulatori nel caos e la rabbia delle mamme "Così iscrizioni a rischio"

C'è l'incubo della autocertificazione "Per favore, aiutateci a compilarla senza errori"

martedì 29 agosto 2017

La Repubblica Bari

S ILVIA DIPINTO ALLE dieci del mattino nell'ex Cto vicino alla Fiera, l'ultimo arrivato stacca il numero 98. Le vaccinazioni sono cominciate alle 8.30. «La gente però viene qui dalle 7 per prendere il posto», assicurano genitori e nonni in coda coi bambini. Un cartello avverte che "non si accettano più di 50 utenti prenotati per ogni seduta": una promessa difficile da mantenere nei giorni di corsa contro il tempo prima dell'inizio dell'anno scolastico. «Ancora non abbiamo capito quali vaccinazioni fare e cosa presentare a scuola per evitare che rifiutino l'iscrizione». Massimo Gaudioso non perde d'occhio il piccolo Francesco, a settembre al primo anno dell'infanzia. «Si parla tanto della legge, ma non è chiara - ammette - per questo mi affido ai medici, speriamo vada tutto bene». Quelli che varcano la soglia dei centri vaccinali (almeno loro) danno fiducia alla scienza e si armano di pazienza: le attese nell'ambulatorio più frequentato di Bari città, nel cuore del quartiere Marconi, si prolungano inevitabilmente fino a superare i 60-100 minuti. «Tempi che i bambini difficilmente sopportano», lamentano i genitori dei più piccoli. Nell'affollata sala d'attesa di via Papalia, a [apigia, solo venti sedute non accontentano tutte le famiglie. «Il bagno sarà forse all'interno, ma noi siamo dovute andare al bar perché non si può bussare», confessa una mamma, intimorita dal cartello che invita a non superare la sala durante la somministrazione dei vaccini. «Per prenotare ho provato a telefonare - dice Valentina Di Salvia, di fianco al figlio ormai alle scuole medie - C'è solo un'ora al giorno a disposizione, e non risponde nessuno, quindi ho preferito venire di persona visto che non c'è neppure possibilità di fare la pratica online». Maria Cristina Mincuzzi ha delegato per l'operazione il papà pensionato. «Il boom di vaccini allontana le scadenze - assicura - per la bimba di S anni lo scorso luglio ho chiesto l'antimeningococco B, che è fortemente consigliato, e ho trovato disponibilità solo a giugno 2018». La platea, d'altronde, è vastissima. Solo nelle materne baresi ci sono più di Smila alunni da 3 a S anni da sottoporre ai dieci vaccini obbligatori, presentando l'autodichiarazione dei genitori alle segreterie entro il IO settembre, pena la decadenza dell'iscrizione dopo le verifiche in corso d'anno scolastico. Oltre 500 - fa il punto l'assessora Paola Romano - sono invece i baby alunni dei nidi che nel capoluogo hanno conquistato un posto nelle strutture comunali, come reso noto dalle graduatorie in pubblicazione. Gli istituti più sociale tecnologici hanno diffuso online moduli prestampati per le autodichiarazioni dei genitori: per trovare un esempio basta cliccare sull'homepage della scuola Duse o della San Filippo Neri. Il circolo didattico Re David ha convocato direttamente i genitori secondo un preciso calendario dal 30 agosto al S settembre, divisi sulla base dell'età degli alunni della materna. Dall'istituto Aristide Gabelli di Santo Spirito fanno invece sapere che "visti i numerosi adempimenti richiesti dalla recente normativa sulle vaccinazioni, gli elenchi delle classi saranno pubblicati nella tarda mattinata di lunedì 11 settembre", evidentemente superata la dead line del IO. Nella partita vaccini, ora più che mai, un ruolo importante è affidato proprio alle scuole, insieme alle Asi portatrici sane di informazioni utili nella marea di polemiche. Non è un caso che la fila dopo mezzogiorno nel centro vaccinale di via Omodeo, punto di riferimento del quartiere San Pasquale, raccolga mamme e papà con fogli prestampati alla mano. «Dalle 12 alle 13 veniamo qui per prenotare vaccini e richiami - spiegano - ma anche per farci aiutare a compilare i documenti da presentare in segreteria, per evitare il rifiuto dei bambini o le multe per chi non è in regola». Per alleggerire il carico sui funzionari e risolvere i dubbi dei genitori, ieri pomeriggio la direttrice generale dell'Ufficio scolastico regionale, Anna Camrnalleri, ha incontrato i vertici della Regione. «Intanto ricordo che abbiamo diffuso una circolare a tutte le scuole con il modello dell'autocertificazione da consegnare alle segreterie, quindi basta procurarsi quello e non ci si può sbagliare - ci tiene a precisare la direttrice - e poi a giorni puntiamo a rafforzare la collaborazione tra le istituzioni, in vista del 2019, quando il sistema andrà a regime». L'esempio a cui si guarda è quello della Regione Toscana, che ha da poco siglato un accordo grazie al quale sono le scuole a trasmettere gli elenchi degli iscritti alle Asi, che verificano la situazione vaccinale di ogni bambino e si attivano con i familiari per l'eventuale regolarizzazione.