Sui medici di famiglia banali luoghi comuni.

L'87% degli italiani si fida del medico di famiglia. I problemi non si risolvono indicando capri espiatori

sabato 04 maggio 2019

Bari, 4 maggio 2019. “L'87% degli italiani, secondo una recente ricerca Censis, si fida del medico di medicina generale. Per il 72% dei cittadini è lui la prima fonte di informazione in materia di salute. Bastano questi dati per smentire le affermazioni del collega, che offendono un’intera categoria attraverso argomentazioni derubricabili a banali luoghi comuni”. Risponde così Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari, alle affermazioni di Michele Lopez, medico del 118 in pensione, apparse  sulla Gazzetta del Mezzogiorno.

“Affrontare i problemi complessi che sta incontrando il servizio sanitario nazionale con generalizzazioni che puntano a fare dei medici di famiglia un comodo capro espiatorio, non mi pare proficuo in primo luogo per i pazienti." - aggiunge Calabrese - "Da tempo i medici sono i primi a denunciare l’eccessiva burocratizzazione che sottrae tempo di cura ai pazienti, così come il tentativo di ingabbiare l’attività professionale in linee guida limitanti per il medico che non può ridursi ad un burocrate, ma deve continuare ad essere un professionista autonomo e indipendente, per il bene del paziente. Non accetto che ora quelle stesse criticità contro cui ci battiamo da tempo vengano imputate ad una categoria come i medici di medicina generale che, nonostante tutti i problemi organizzativi e di sistema, quotidianamente cercano di difendere e ricostruire quel rapporto di fiducia che è l’architrave della relazione di cura.”

Ognuno è libero di manifestare le proprie opinioni.” - conclude Calabrese - “Ma proprio perché si tratta di un medico che ha fatto dichiarazioni lesive dell’immagine di tutti i colleghi, segnalerò il caso all’Ordine dei medici di Bari, affinché valuti il comportamento del professionista nel quadro delle norme deontologiche.”