Chiusura Partita IVA: cosa cambia

Partite IVA inattive di persone fisiche e società chiuse automaticamente dall'Agenzia delle Entrate senza sanzioni

mercoledì 21 dicembre 2016

PMI - INFORMAZIONE

Chiusura automatica per le partite IVA inattive di persone fisiche e società da almeno tre anni, senza necessità di dichiarazione di cessazione dell’attività. È quanto prevede il pacchetto di semplificazioni fiscali (art. 7-quater, c. 44 e 45 DL. 193/2016 convertito con modificazioni dalla L. 1 dicembre 2016, n. 225).

Chiusura d’ufficio
L’Agenzia delle Entrate potrà quindi chiudere d’ufficio le partite IVA inutilizzare, ovvero facenti capo a soggetti che, sulla base dei dati e degli elementi in proprio possesso, risultino non aver esercitato attività d’impresa o attività artistiche o professionali per tre annualità consecutive o non sia stata presentata la dichiarazione IVA annuale. In sostanza la norma riguarda le attività di impresa o di arti e professioni o chi, obbligato a presentare la dichiarazione annuale IVA, non abbia adempiuto.

Per capire quali siano i criteri e le modalità di applicazione del nuovo regime è necessario attendere il relativo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, con quale verranno altresì individuate apposite forme di comunicazione preventiva al contribuente.

Precedente normativa
Ricordiamo che l’art. 23, comma 22, del DL 98/2011 aveva già previsto la chiusura delle partite IVA inattive, ma era previsto un preventivo contraddittorio tra l’Agenzia delle Entrate e il contribuente interessato volto a comprendere l’effettiva inattività della partita IVA.

In caso di omessa presentazione della dichiarazione di cessazione senza valide motivazioni all’Agenzia, al contribuente veniva addebitata una sanzione compresa tra 500 e 2.000 euro, con successiva iscrizione a ruolo della sanzione a meno che il contribuente non provvedesse al pagamento entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione delle Entrate.

Nuove semplificazioni
Sanzioni ora abrogate con il pacchetto semplificazioni. L’Agenzia provvederà automaticamente a cancellare le partite IVA che le risultino inattive, pur inviando al contribuente una comunicazione preventiva su tale azione prima di procedere, così da dare modo di contestare la decisione dell’Agenzia e di comunicare le ragioni della mancata chiusura.