Veneto, continua lo scontro tra medici e Regione.

Crisarà (Fimmg): senza risposte serrata degli ambulatori (Doctor 33)

giovedì 12 ottobre 2017

Doctor 33
Continua in Veneto l'agitazione dei medici di famiglia che hanno convocato per questa sera a Padova un incontro per definire come proseguire la protesta. L'assessore Luca Coletto vuole incontrarci per raggiungere un accordo? Non aspettiamo altro. Sono mesi che chiediamo un confronto alla Regione senza ottenere risposta» sottolinea Domenico Crisarà, segretario regionale della Fimmg che con Snami, Smi e Suma-Intesa sindacale, porta avanti la mobilitazione dei medici di base e dei pediatri. «L'ultima lettera con una richiesta di incontro, inviata al direttore generale del settore sanità Domenico Mantoan, è di lunedì 2 ottobre, attendiamo ancora una convocazione» prosegue Crisarà. Se non ci saranno risposte oltre allo sciopero telematico delle ricette i medici minacciano la serrata degli ambulatori a partire dal 9 novembre per un paio di giorni al mese fino a maggio. «Dopo le parole espresse nei nostri confronti durante il Consiglio regionale stiamo valutando di rendere ancora più incisiva la nostra azione fino ad arrivare a chiudere gli ambulatori quattro giorni a settimana» prosegue Crisarà «e lo possiamo fare, al di là di quanto dice Coletto che ci vuole accusare di interruzione di pubblico esercizio, purché interveniamo per urgenze, assistenza domiciliare integrata e pazienti in casa di riposo». Anche Biagio Papotto Segretario Generale Cisl Medici, commenta l'atteggiamento della Regione Veneto, rea di avere convocato una riunione di contrattazione per l'11 ottobre, quando già da tempo era stato convocato un incontro di contrattazione nazionale presso la Sisac, rilevando «come una regione famosa per l'efficienza e la cortesia dei propri cittadini sia invece in alcuni casi amministrata in modo arrogante e poco rispettoso». Nonostante la richiesta di rinvio la riunione è stata confermata con una «stringata comunicazione telefonica, poi reiterata in posta elettronica con poche righe neppure firmate in calce». «Ci chiediamo» sottolinea il Segretario Generale della Cisl Medici «se l'assessore alla Sanità del Veneto (e il Presidente della stessa regione, che evidentemente ritiene opportuno confermarlo in quell'incarico) abbia una percezione esatta del rispetto che giustamente chiede a gran voce da parte delle proprie controparti, visto che invece non ritiene opportuno usare tale forma di educazione in circostanze anche banali di minima cortesia istituzionale come il rinvio di una riunione che non ha consentito in alcun modo ad una sigla rappresentativa di essere presente a tutelare i propri iscritti e fornire - come sempre in assoluta buona fede e spirito costruttivo - il proprio sereno apporto alla discussione. 


Marco Malagutti