I medici: sarà sciopero. La Regione: risarcirete

La Fimmg: assistenza carente. L'assessore: caos per 8 sindacalisti (La Gazzetta del Mezzogiorno)

mercoledì 20 febbraio 2013


IL PREFETTO E LA COMMISSIONE
Nessuna iniziativa da Bari, Roma studia il caso. Se si bloccano i flussi il ministero multerà la Puglia. Attolini: chiederemo i danni (86mila euro di danni)
NICOLA PEPE
(Gazzetta del Mezzogiorno)

I medici rincarano la dose, la Regione alza il tiro e minaccia di revocare i contratti ai medici di base e di chiamarli al risarcimento danni. Lo sciopero delle ricette, proclamato dal sindacato Fimmg dei medici di medicina generale, registra un altro round dopo l'annuncio di blocco del flusso telematico delle ricette • previsto a partire da venerdì • che. ribadiamo, non produrrà alcun disagio ai pazienti ma solo un problema AsI nella rendicontazione dei flussi informativi.
Ufficialmente, la protesta dei medici è iniziata prima con un telegramma (il giorno 7 febbraio) in cui annunciavano Io stato di agitazione e accusavano la Regione di stare per adottare - atti contrari alla Libertà sindacale: poi è proseguita con una comunicazione (datata 12 febbraio) in cui annunciavano lo sciopero delle ricette ed emendavano dal documento la parte relativa alla presunta condotta antisindacale. Motivazione ufficiale della serrata», quindi, le scarse politiche della Regione in tema di assistenza primaria. Per la Regione - ha replicato l'assessore Ettore Attolini - l'iniziativa sarebbe strumentale in quanto si tratterebbe di una rappresaglia per la scelta dell'amministrazione (coincidente con l'avvìo della protesta) di far pagare ai medici sindacalisti i costi dei loro sostituti e non alle AsL come accaduto finora. Tale posizione, e bene ricordarlo, è frutto di una sentenza (definitiva) del tribunale di Roma recepita dalla «Sisac» (l'organismo nazionale della medicina convenzionata). Tale vicenda interessa otto medici (uno a Bari,Taranto, Lecce, 2 a Foggia, 3 alla Bat e nessuno a Brindisi) per un costo complessivo di circa 86mila euro. Insomma, una tempesta in un bicchier d'acqua.

La Fimmg ieri, è tornata alla carica confermando Io sciopero e ribadendo la sospensione della trasmissione elettronica delle ricetle respingendo ogni tipo di minaccia, e lasciando intendere che i medici non si piegheranno.

«Alla base della protesta - ha ribadito il segretario regionale. Filippo Anelli (ad onor del vero, a suo carico non risulterebbero sostituzioni nel 2012) - la mancata attivazione dei servizi indispensablli all'indomani della chiusura degli ospedali. Piuttosto che scrìvere inutili lettere sulle modalità di protesta dei medici di famiglia lentandodi Impedire che tale protesta sia messa in atto, il presidente Vendola • scrive Anelli • bene avrebbe fatto a convocare i rappresentanti sindacali per ascollare le loro posizioni e comprendere le ragioni della protest». La Fimmg. poi va giù dura e punta l'indice sulle liste di attesa per esami di ogni tipo anche «ai malati neoplastici, con elevati Infili di disequità che interessano in maniera maggiore le classi sociali più deboli».

E poi riprende sottolineando che «l'assistenza domiciliare è ai minimi storici» e «l'assistenza specialistica domiciliare e praticamente inesistente e i cittadini, spesso anziani e disabili, devono rinunciare a questo tipo di assistenza o pagarsi le prestazioni specialistiche. Con i milioni spesi per il progetto Nardino. anziché reclutare 36 Infermieri «sarebbero stati assunti dai medici di famiglia centinaia di infermieri per garantire l'assistenza domiciliare e quella infermieristica, con un netto risparmio per le famiglie».
La Regione ha chiesto l'intervento della commissione nazionale di garanzia (non si esprimerà prima di martedì) e inviato una nota anche alla Prefettura di Bari che, da noi contattata, non ha inteso far sapere se e che iniziative adottare. Il problema non è di poco conto perchè rischia di
creare non solo disagi alle Asl nell'invio dei dati, ma potrebbe far scattare le multe del Ministero dell'economia per il ritardo di invio dei flussi, per una regione sottoposta al piano di rientro, questo è un doppio danno.

Dall'assessorato fanno sapere che i medici sono obbligati a trasmettere i dati e che tale sciopero non sarebbe contemplato.
Risultato: i medici «trasgressori» sarebbero chiamati al risarcimento dei danni. «Displace di constatare come siano chiamati ad aderire a tale forma di protesta tutti i medici di medicina generale - scrive Ettore Attolìnl - su una questione che riguarda i soli delegati sindacali Fimmg. i quali-come tutti i delegati sindacali italiani  - sono tenuti a rispettare una sentenza del giudice, nel caso, del Tribunale di Roma.

Per quella sentenza le Regioni non possono pagare i sostituti dei medici impegnati in attività sindacali, dal momento che tali costi devono essere sostenuti da loro stessi e non possono gravare sul cittadini».

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