Obbligo vaccini, la Puglia corregge il tiro dopo le dichiarazioni di Emiliano

La Regione in un comunicato smentisce le dichiarazioni del Presidente Emiliano

mercoledì 30 agosto 2017

Sole24ore Sanita

«La convinzione che l’estensione delle vaccinazioni obbligatorie da tre a dieci e il rafforzamento delle sanzioni in caso di inottemperanza sia l’unico mezzo per far risalire il numero dei bambini vaccinati in Italia, è secondo noi un errore politico che non considera l’elevato tasso di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica». Così il governatore della Puglia e titolare della Sanità regionale Michele Emiliano, appena due giorni fa, attaccava davanti ad una delegazione di cittadini “no vax” i capisaldi della legge 119/2017 che a fine luglio ha reintrodotto l’obbligo vaccinale a scuola.

A meno di 48 ore, la correzione di rotta, dopo l’incontro tra il presidente della Giunta, il direttore della Promozione della Salute, Giancarlo Ruscitti, e alcuni componenti della Commissione regionale vaccini. Un comunicato ha dunque «ribadito la posizione della Regione Puglia circa la necessità di mettere in campo tutte le azioni organizzative e informative al fine di raggiungere i livelli di coperture vaccinali previsti dal Piano nazionale di Prevenzione vaccinale 2017/2019, già recepito dalla Regione Puglia.

A tal fine - si legge nella comunicazione ufficale - si è ritenuto di prevedere un rafforzamento delle attività comunicative volte ad informare le famiglie sulla funzione insostituibile dei vaccini per invitarli a vaccinare con consapevolezza i propri figli. Si è ritenuto, inoltre, necessario programmare un adeguato supporto ai Servizi vaccinali delle Asl - prosegue la nota - sotto il profilo organizzativo, per far fronte all’incremento presumibile della richiesta di prestazioni, garantendo al contempo un’adeguata informazione ai cittadini. Infine, per agevolare il compito delle famiglie, in merito agli adempimenti burocratici derivanti dalla normativa in questione, si sta definendo un percorso procedurale, condiviso con l'Ufficio Scolastico Regionale e i Comuni, finalizzato a fornire alle Asl gli elenchi degli iscritti per la successiva verifica dell'adempimento dell'obbligo vaccinale, i cui esiti saranno restituiti alle istituzioni scolastiche interessate».

Il fronte comune tra opposizione - il vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera Rocco Palese aveva definito «inammissibile che massimi esponenti delle Istituzioni assumano posizioni preoccupanti e ambigue annunciando di voler assistere i singoli cittadini che si opporranno all'obbligo vaccinale senza tuttavia seguire l'unica via istituzionale che andrebbe seguita in caso di contrarietà alla legge, ossia il ricorso alla Corte Costituzionale» - e Ordine dei medici, con Filippo Anelli (Omceo Bari) che chiedeva alla politica «un passo indietro nel rispetto delle prerogative della scienza», ha contribuito alla revisione della posizione istituzionale. «Si conferma quindi - conclude la nota istituzionale - il pieno convincimento e l’impegno da parte della Regione Puglia in merito alla necessità di raggiungere le coperture vaccinali tali da garantire l’ottimale protezione della salute della popolazione pugliese».