Vaccini, gli adempimenti dei medici tra esoneri e autocertificazioni

Due circolari del Ministero della Salute pubblicate il 14 e il 16 agosto investono le Regioni

venerdì 25 agosto 2017

Doctor 33
Non partirà in modo uniforme in tutte le regioni l'iter per somministrare le dieci vaccinazioni obbligatorie a chi ancora non vi si è sottoposto come richiede la nuova legge 119. Nella maggior parte delle regioni le famiglie dovranno produrre i documenti alle scuole, entro il 10 settembre per i nidi ed entro il 31 ottobre per elementari e medie. Ma in Toscana Asl, associazione dei comuni Anci, e Ufficio scolastico regionale si sono accordati affinché le scuole spediscano alle Asl gli elenchi degli iscritti e le Asl verifichino le vaccinazioni per ogni iscritto. Per il resto d'Italia quest'ultima procedura è prevista dall'anno scolastico 2019-20 e le famiglie si devono recare alle Asl o dal pediatra per procurare e portare a scuola la copia del libretto delle vaccinazioni vidimato dal servizio Asl oppure il certificato vaccinale oppure l'attestazione del servizio Asl indicante se si è in regola. Se non si fa in tempo, solo per quest'anno scolastico, c'è l'autocertificazione, ma entro il 10 marzo i documenti vanno presentati. Fino all'11 settembre il comune di Milano mette a disposizione delle famiglie l'e-mail certificativaccinazioni.milano@asst-fbf-sacco.it. Fin qui, la Lombardia ha censito 100 mila inadempienti a una o più dosi di vaccino esavalente e 130 mila inadempienti a una o più dosi contro morbillo-parotite-rosolia.

Che le regioni siano protagoniste dell'applicazione del decreto legge è confermato dalle due circolari del Ministero della Salute pubblicate il 14 e il 16 agosto. La seconda preclude l'ingresso ai nidi d'infanzia a chi non è immunizzato contro tetano-difterite-polio-epatite B, haemophilus influenzae B, pertosse, varicella, morbillo, parotite e rosolia, e conferma la sanzione di 500 euro -da comminarsi una volta sola- per famiglie che non vaccinino i figli all'ingresso della scuola dell'obbligo; e le Asl hanno un ruolo chiave nel richiamare le famiglie a vaccinare i figli e nell'intraprendere le procedure per sanzionare le famiglie. La prima circolare chiede alle regioni di proporre gratuitamente anche i vaccini non obbligatori contro pneumococco e meningococco C per i nati dal 2012 al 2016 cui si aggiungono antivaricella ed antimeningococco B per i nati dal 2017. Ma nelle due circolari emerge pure il ruolo di medici di famiglia e pediatri: potranno essere chiamati da accordi regionali e locali a vaccinare direttamente gli assistiti, ed essere coinvolti in programmi di educazione sanitaria alle famiglie. Le attenzioni però oggi si appuntano sull'esonero dall'obbligo vaccinale in presenza di malattie del minore, normato nella circolare 16 agosto; le vaccinazioni obbligatorie possono essere omesse o differite ove sussista un accertato pericolo per la salute dell'individuo. E se le patologie acute possono comportare esonero temporaneo, particolari cronicità che danno esonero permanente vanno valutate dal curante. Altro motivo di esonero è aver fatto "quella malattia" (ad esempio il morbillo) ma per certificare ciò il medico deve avere informazioni documentate o, in assenza, esiti di un esame attestante la presenza di anticorpi nel siero. Un terzo importante adempimento riguarda tutti i sanitari, e la loro personale posizione: entro ottobre, dipendenti di scuole e servizio sanitario nazionale -a partire da quelli attivi in reparti a maggior rischio come neonatologie, oncologie, geriatrie- dovrebbero autocertificare le vaccinazioni fatte rispetto alle patologie elencate nel decreto. Nelle risposte sul modello sono ammessi i "non ricordo".