Mozione finale del Consiglio Nazionale Fimmg 15 dicembre 2018

“Riaprire trattativa su Acn”. E su Dl Semplificazione: “Sciopero se non si rispettano i tempi per accesso giovani”. Bocciata la Governance sul farmaco

lunedì 17 dicembre 2018

Il Consiglio Nazionale della Fimmg riunito a Roma in data 15 dicembre 2018 presso lo Sheraton Hotel, via del Pattinaggio 100, sentita la relazione del Segretario Generale Nazionale, Silvestro Scotti,
 
la approva.

Il Consiglio Nazionale della Fimmg,

esprime apprezzamento

per la sensibilità dimostrata dal Ministro della Salute On. Giulia Grillo verso le problematiche dell’inserimento dei giovani medici di Medicina Generale attraverso l’art. 9 del Decreto cd “semplificazione” pubblicato ieri nella parte che prevede la possibilità del convenzionamento dei medici in formazione specifica in medicina generale durante lo svolgimento del periodo formativo e secondo i criteri da prevedere in ACN.

Il Consiglio Nazionale della Fimmg,

esprime invece

disappunto per non aver definito, come appariva in prima stesura, la modifica all’art. 8 del D.Lgs 502/1992 riguardante la determinazione di un percorso specifico contrattuale e formativo per l’Emergenza territoriale e la medicina penitenziaria mantenendolo però nell’ambito dell’ACN per la Medicina Generale. Appare evidente che tale scelta non permetterà comunque il reperimento di risorse umane necessarie per le suddette aree, e che tale scelta non semplificherà la loro definizione nell’ambito della discussione contrattuale in corso per l’ACN 2016-2018 rischiando di comprometterne la chiusura.

Il Consiglio Nazionale della Fimmg,

richiama

attenzione e disponibilità, in presenza del Presidente della Fnomceo Dott. Filippo Anelli, perché si apra immediatamente una discussione con il Ministero rispetto ai fabbisogni dell’area della Medicina Penitenziaria, considerata la particolarità della popolazione assistita, privata dalla libertà di scelta individuale ma non del diritto costituzionale alla salute, anche in considerazione della carenza di professionisti medici che come ovvio si verificherà prima sui settori meno attrattivi per i professionisti.

Il Consiglio Nazionale della Fimmg,

ritiene categorico 

che venga rispettato il termine di 60 giorni previsto dal Decreto cd “Semplificazione” non solo per la definizione dei criteri applicativi dell’art. 9, ma anche e soprattutto per una discussione che riconosca da subito gli incrementi sugli emolumenti dei MMG già ottenuti fino al 2017 come arretrato anche in termini di remunerazione mensili correnti, e apra in successione la discussione contrattuale sul cambiamento della Medicina Generale per il pieno riconoscimento economico in termini incrementali e di arretrato per tutto il 2018. 

Il Consiglio Nazionale della Fimmg, 

da mandato

al Presidente Nazionale, alla scadenza dei 60 giorni, di convocare lo stesso organo statutario per definire in urgenza le iniziative sindacali di protesta, fino allo stato di agitazione e lo sciopero, in assenza di indirizzi in tal senso delle Regioni e della conseguente convocazione da parte della SISAC. 

Il Consiglio Nazionale della Fimmg, 

ribadisce

l’importanza strategica del sistema della bilateralità come sviluppo di opportunità, innovazione e formazione, in particolare per il personale di studio e in considerazione delle linee politiche espresse su tale tema storicamente da Fimmg.

Il Consiglio Nazionale della Fimmg,

da mandato

al Segretario Generale Nazionale di valutare le opportune iniziative per rendere la partecipazione al sistema della bilateralità funzionale all’implementazione degli obiettivi specifici sul tema nell’interesse della Medicina Generale purché siano garantite dagli organismi riconosciuti su tale funzione il rispetto di FIMMG su modalità di governance, partecipazione ai tavoli contrattuali del CCNL del personale di studio e garantendo in risposta la piena ed efficace partecipazione e responsabilizzazione dei propri rappresentanti politici e tecnici su tali compiti.


Il Consiglio Nazionale della Fimmg,

esprime dissenso

sul modello di approccio del documento in materia di Governance farmaceutica presentato dal Ministero della Salute nella considerazione che appare più un modello di “Government” dei professionisti camuffato da “Governance” attraverso la sola seppur condivisibile partecipazione dei cittadini e in assenza del coinvolgimento degli unici responsabili, i medici, dell’allineamento tra prescrizione, appropriatezza e sostenibilità nell’interesse, però, primario della salute dei pazienti”.