Spari vicino alla postazione il 118 va via da Bari vecchia

Trasferimento d'urgenza nella notte. Anche le ambulanze sono state subito spostate

venerdì 23 febbraio 2018

La Repubblica Bari

MARA CHIARELLI, -  Il 118 lascia Bari vecchia: "È pericolosa" Il trasloco nella notte dopo gli spari a pochi passi dalla postazione. La Asl: "Va garantita la sicurezza del personale" MARA CHIARELLI Gli spari in piena notte, a qualche centinaio di metri da quella stanzetta di Bari vecchia dove lavorano gomito a gomito gli operatori del 118. Ed è sempre di notte, quella successiva, che in tutta fretta la stessa postazione del servizio di emergenza è costretta a traslocare. Sono le 20 di mercoledì quando dalla Asl arriva la comunicazione: «Facendo seguito agli ultimi accadimenti di cronaca - scrive il coordinatore del servizio 118, Antonio Dibello - per garantire la sicurezza del personale si dispone che le due postazioni mobili attualmente allocate presso la sede di piazza Chiurlia vengano spostate già dal turno notturno di oggi». E gli accadimenti altro non sono che gli spari avvertiti dai volontari del 118 nella notte precedente: i bossoli sono stati ritrovati dalla polizia in strada San Bartolomeo, sotto casa di Davide Monti, figlio 27enne di Mimmo Monti, appena scarcerato dopo un lungo periodo di detenzione. Sono stati proprio loro, i medici, gli infermieri, gli autisti delle ambulanze, a chiamare la polizia, all'1,40, per segnalare che a Bari vecchia avevano sparato ancora. E sono sempre loro che tante volte hanno segnalato le difficili condizioni in cui hanno dovuto lavorare negli ultimi cinque anni: dove c'è la sede del distretto è stata ricavata la stanza destinata agli operatori del servizio di soccorso provenienti dall'accorpamento di due postazioni (quella del Cto e quella di piazza Moro) nei locali di piazza Chiurlia. Un locale che peraltro non rispetterebbe i requisiti minimi richiesti. Ma quei proiettili, a quanto pare, sono stati determinanti per indurre la direzione generale della Asl a prendere provvedimenti. E così la questione trasferimento è stata improvvisamente riaperta: «L'ambulanza Mike - si legge nella comunicazione di servizio - viene spostata all'ospedale Giovanni XXIII e l'ambulanza India presso la sede dell'associazione in convenzione (Operatori emer- genza radio) in via Napoli. L'au-tomedica, invece, presso la sede del coordinamento a Trig-giano». Si tratta di una soluzione provvisoria, sia chiaro, «in attesa di definire - scrive ancora Dibello - d'intesa con la direzione strategica, le sedi definitive delle postazioni». Fra gli operatori circola già qualche ipotesi su quelle che saranno le nuove sedi del servizio di emergenza: i locali della Asl in via Crisanzio, dove ha sede il poliambulatorio, e l'ex centro di salute mentale in via Tenente Casale, chiuso da anni, dopo che all'interno era stata ammazzata la psichiatra barese Paola Labriola. In ogni caso sono soltanto ipotesi sulle quali stanno lavorando la direzione generale della Asl barese con quella sanitaria e del 118: «Non è cosa semplice  ammette il dg Vito Montanaro  In queste ore ci stiamo concentrando sul problema, ma sono certo che ne verremo fuori nel migliore dei modi». Nel frattempo agli operatori si chiede di fare in modo che il cambio di sede non sia in alcun modo avvertito dall'utenza: «Risulta chiaro che lo spostamento temporaneo  avverte Dibello  non determinerà sul piano operativo alcuna criticità del sistema di emergenza sul territorio». Fra gli operatori la decisione improvvisa di trasferire la se- de ha suscitato reazioni contrastanti: «Finalmente  si lascia andare un infermiere  era ora che si decidessero. Certo, non è normale che ascoltino le nostre richieste soltanto se ci sono sparatorie: i pericoli da noi denunciati non sono solo questi». Ma c'è anche chi scivola sullo scetticismo: «Dove stiamo ora, in una stanzetta piccolissima  commenta un altro, che preferisce rimanere anonimo  siamo ancora più scomodi. Speriamo almeno che ci venga assegnata al più presto la sede definitiva».