Fimmg Bari: Ai PPI chiusi vanno sostituiti altri presidi e un sistema di rete di medicina territoriale

E' necessario avviare l’implementazione di una rete di medicina del territorio capace di far fronte ai bisogni di salute dei cittadini.

venerdì 29 giugno 2018

La chiusura dei Punti di Primo Intervento dovrebbe andare di pari passo con l’implementazione di una rete di medicina del territorio capace di far fronte ai bisogni di salute dei cittadini. 

Bari, 29 giugno 2018. “Non siamo contrari in linea di principio alla chiusura dei Punti di Primo Intervento, ma crediamo che ai pazienti vadano poi offerte strutture alternative cui far riferimento. La chiusura deve andare di pari passo con l’implementazione di un sistema di medicina territoriale capace di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini - commenta così Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari, la polemica sulla chiusura del PPI di Locorotondo - “Non è dignitoso che medici ed operatori sanitari finiscano col visitare i cittadini per strada, a bordo delle ambulanze. Il 118 dovrebbe intervenire solo in caso di emergenza, su codici gialli o rossi”. 

Il Decreto 70 ha imposto la chiusura dei Punti di Primo Intervento che non raggiungono i 6mila accessi all’anno (38 in Puglia). La loro chiusura dovrebbe prevedere un potenziamento della rete di medicina territoriale, che al momento invece rimane sulla carta.