Fimmg Bari: favorevoli alla nascita AREU e stabilizzazione soccorritori.

La Regione acceleri il percorso legislativo salvaguardando l’attuale il ruolo e la posizione contrattuale dei Medici del SET 118.

venerdì 28 settembre 2018

Bari, 28 settembre 2018. Di fronte al percorso di costituzione della nuova Agenzia Regionale per l’Emergenza Urgenza, i medici pugliesi del 118 vogliono sgomberare il campo da qualunque equivoco: “Siamo favorevoli alla nascita della nuova Agenzia per l’Emergenza Urgenza della Regione Puglia, soprattutto perché consentirebbe di stabilizzare soccorritori e operatori laici del 118 che lavorano quotidianamente al nostro fianco con professionalità e dedizione e che nel sistema attuale non sono adeguatamente tutelati. Il 118 in Puglia è tra i migliori in Italia. Solo nella provincia di Bari-Bat vengono gestite 111.648 emergenze all’anno, con il trattamento a domicilio del 31% dei pazienti. È un Servizio che funziona” - dichiara Nicola Gaballo, Segretario regionale Fimmg Puglia - Area 118.

Il percorso legislativo che porterà alla nascita dell’AREU rischia però di rivelarsi più lungo e complesso del previsto e di andare incontro a diversi ostacoli normativi. La Regione ha demandato gli aspetti più tecnici ai regolamenti attuativi, che dovranno definire ad esempio le modalità per il trasferimento del personale in convenzione ma anche il nuovo assetto delle centrali operative. Affinché queste difficoltà non rallentino il processo di stabilizzazione degli operatori, Fimmg suggerisce di rinviare la discussione sulla posizione dei medici in convenzione ai tavoli regionali istituzionalmente previsti e già calendarizzati.

“La Regione proceda subito all’assunzione dei soccorritori, affrontando le difficoltà legate alla posizione contrattuale dei medici in convenzione nei tavoli istituzionali di confronto già previsti. In questo modo non si rischia di ritardare la stabilizzazione degli operatori” - aggiunge Nicola Gaballo - “La nascita dell’AREU sarà un percorso lungo che dovrà essere necessariamente affrontato per gradi. Partiamo quindi col tutelare chi al momento all’interno del sistema ha una posizione lavorativa più esposta a zone grigie. L’importante è che il sistema del 118, che al momento funziona e non è tra le urgenze sanitarie pugliesi, nel nuovo assetto assicuri condizioni migliori di lavoro agli operatori e continui a garantire ai cittadini standard qualitativi di assistenza elevati”.