Adesione alla vaccinazione fra gli operatori sanitari:

FIMMG sottoscrive la Carta di Pisa

lunedì 05 giugno 2017

Le evidenze correnti dimostrano come l’adesione alla vaccinazione fra gli operatori sanitari (OS) non sia ottimale e, in alcuni casi, largamente insoddisfacente. L’elevato numero di casi di morbillo fra gli OS registrato nel corso dei recenti eventi epidemici e lo sconfortante tasso di adesione alla vaccinazione anti-influenzale offrono la misura dell’urgenza del tema.
 
Il contrasto alla diffusione delle malattie infettive richiede un complesso integrato d’interventi multidisciplinari che comprendono, in varia misura: la corretta informazione ed educazione delle persone, la promozione dell’immunizzazione attiva e la profilassi degli individui suscettibili, la tempestività e la qualità delle diagnosi, l’appropriatezza e la completezza dei trattamenti terapeutici, il monitoraggio degli esiti degli interventi e dei loro eventuali eventi avversi.
 
In particolare, i vaccini devono essere considerati fondamentali strumenti di prevenzione primaria nella lotta a numerose infezioni e malattie infettive di grande impatto sanitario, sociale ed economico per l’intera collettività: il loro razionale utilizzo è mirato al fine di conseguire importanti risultati di Sanità pubblica, quali l’eliminazione e il controllo. Non si può ignorare come un loro appropriato utilizzo rappresenti non solo un’opportunità di protezione individuale ma garantisca tutela di salute per l’intera popolazione, grazie ai ben noti benefici non solo diretti ma anche indiretti ottenibili da programmi di vaccinazione ben studiati. Le solide evidenze scientifiche a oggi ottenute, sia in ambito di ricerca clinica sia nella pratica assistenziale, circa la sicurezza e l’efficacia dei preparati disponibili confermano le attuali raccomandazioni previste all’interno dei programmi d’immunizzazione esistenti nel nostro Paese. Prioritario è integrare l’offerta vaccinale universale con interventi individuali rivolti alle persone più vulnerabili, compresi i soggetti a maggior rischio per specifiche co-morbosità, condizioni parafisiologiche (es., la gravidanza) e attività professionali, garantendo la gratuità di queste prestazioni in modo uniforme su scala nazionale: questo è in linea con il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019. La disponibilità negli ultimi anni di nuovi vaccini pone ulteriori prospettive per il miglioramento delle condizioni globali di salute della popolazione.
 
Le Società Scientifiche, gli scienziati, le Istituzioni e gli esponenti della società civile che sottoscrivono la Carta di Pisa sostengono senza riserve la necessità di promuovere la pratica vaccinale e intendono ribadire l’importanza assoluta della vaccinazione degli operatori sanitari per il raggiungimento del controllo delle malattie prevenibili con vaccinazione.
 
La vaccinazione dell’operatore sanitario (OS), unitamente alle altre misure di protezione collettive ed individuali per la prevenzione della trasmissione degli agenti infettivi nelle strutture sanitarie, ha una valenza multipla: serve a proteggere l’operatore dal rischio infettivo professionale, serve a proteggere i pazienti e i cittadini dal contagio in ambiente assistenziale e comunitario, serve a difendere l’operatività dei servizi assistenziali, garantendo la qualità delle prestazioni erogate. A questo si aggiunga che, in un clima di diffuso scetticismo nei confronti della vaccinazione, l’OS che si vaccina offre un esempio positivo ai suoi assistiti e deve essere considerato come il principale promotore della cultura vaccinale all’interno della popolazione. Inoltre, carenze di copertura vaccinale negli OS, soprattutto nelle aree critiche e in occasione di eventi epidemici, potrebbero innescare contenziosi dall’esito potenzialmente sfavorevole per l’azienda sanitaria e lo stesso OS.
 
Le cause di mancata vaccinazione degli OS sono molteplici e possono essere distinte in ostacoli di tipo organizzativo (che determinano difficoltà di accesso all’offerta vaccinale) e ostacoli legati a dubbi, disinteresse, scarse conoscenze, bassa percezione del rischio e false convinzioni sui vaccini che riducono la domanda di vaccinazione da parte degli OS.
 
I firmatari della Carta di Pisa individuano i seguenti punti programmatici all’interno dei quali elaborare le azioni prioritarie da mettere in atto al fine di migliorare le coperture vaccinali negli OS, nell’interesse dello stesso operatore e della comunità.
 
1. Riconoscere il valore della vaccinazione negli OS
2. Ribadire il ruolo degli OS nel raggiungimento dell’obiettivo di eliminazione di morbillo e rosolia nel quadro degli accordi internazionali 3. Attuare azioni mirate alla formazione e consapevolezza dei rischi infettivi negli OS
4. Introdurre forme di promozione della vaccinazione e forme di incentivazione adeguate al contesto di lavoro degli OS.
5. Introdurre forme di obbligo laddove altre azioni mirate al raggiungimento degli obiettivi di copertura non abbiano funzionato
6. Migliorare la sorveglianza delle coperture vaccinali
7. Implementare progetti di ricerca multidisciplinari sui temi della sorveglianza e della prevenzione delle malattie prevenibili vaccinazioni
 
Valeria Alfonsi, Roma
Chiara Azzari, Firenze
Paolo Bonanni, Firenze
Gianpietro Chiamenti, Verona 
Michele Conversano, Taranto 
Alfonso Cristaudo, Pisa
Paolo D’Ancona, Roma 
Paolo Durando, Genova 
Antonietta Filia, Roma 
Rudy Foddis, Pisa
Fausto Francia, Bologna 
Andrea Gentilomo, Milano 
Sandro Giuffrida, Roma 
Giancarlo Icardi, Genova 
Pier Luigi Lopalco, Pisa 
Domenico Martinelli, Foggia 
Anna Odone, Parma
Maria Grazia Pascucci, Bologna 
Gaetano Privitera, Pisa 
Vincenzo Puro, Roma
Caterina Rizzo, Roma
Roberto Rosselli, Genova
Maria Cristina Rota, Roma
Maria Adele Schirru, Torino 
Silvestro Scotti, Napoli
Carlo Signorelli, Parma
Giovanni Sotgiu, Sassari
Alberto Tomasi, Lucca
Andrea Trevisan, Padova
Massimo Valsecchi, Verona
Alberto Villani. Roma
Francesco Saverio Violante, Bologna
 
Sottoscrivono inoltre la Carta di Pisa:
Società Italiana Multidisciplinare per la Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie.- SIMPIOS
Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica - SITI
Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale - SIMLII
Società Italiana di Medicina Tropicale e Salute Globale - SIMET
Società Italiana di Pediatria - SIP
Federazione Italiana Medici Pediatri) - FIMP
Federazione Italiana Medici di Medicina Generale - FIMMG