Scandalo sanità a Matera, tra i 30 arrestati anche il DG della Asl di Bari, Montanaro

Il manager è coinvolto in una maxi-inchiesta della procura di Matera insieme al responsabile dell'Anticorruzione dell'Asl, Luigi Fruscio

venerdì 06 luglio 2018

Repubblica Bari

Finisce agli arresti domiciliari il direttore generale dell'Asl di Bari, Vito Montanaro, coinvolto in una maxi-inchiesta su appalti truccati nella sanita, partita dalla Procura di Matera e che ha fatto finire ai domiciliari anche il governatore lucano Marcello Pittella del Pd. Nel filone barese dell'indagine è coinvolto anche il responsabile dell'Anticorruzione dell'Azienda sanitaria del capoluogo pugliese, il barlettano Luigi Fruscio, anch'egli agli arresti domiciliari. 

L'inchiesta, coordinata dal procuratore capo di Matera, Pietro Argentino, e condotta dal pm Salvatore Colella, ha portato all'emissione di 30 provvedimenti cautelari: 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 20 agli arresti domiciliari e 8 obblighi di dimora. Abuso d’ufficio, falso ideologico per soppressione, truffa aggravata, turbata libertà degli incanti e corruzione le accuse contestate all'esito degli accertamenti della guardia di finanza.

Montanaro e Fruscio sono coinvolti nell'indagine a causa di un presunto abuso d'ufficio, che si sarebbe consumato proprio per l'assunzione a tempo indeterminato del responsabile dell'Anticorruzione, inserito in una graduatoria, che sarebbe stata fatta scorrere in maniera poco trasparente. Montanaro attualmente è commissario dell'Asl di Bari, in attesa di essere riconfermato direttore generale nell'ambito delle nuove nomine che la Regione dovrà effettuare per tutte le aziende sanitarie pugliesi. La riconferma di Montanaro per Bari era data come quasi certa.

Ai domiciliari è finito anche Agostino Meale, professore ordinario di diritto amministrativo dell'Università di Bari con l'accusa di corruzione in concorso con il dg della Azienda sanitaria di Matera, Pietro Quinto, per aver ottenuto incarichi di consulenza e assistenza legale in cambio della disponibilità ad agevolare la carriera universitaria e professionale del figlio di Quinto, studente a Bari.

In particolare, Meale avrebbe accettato di fare da relatore della tesi di laurea del figlio di Quinto, studente a Bari, lo avrebbe poi indirizzato per la pratica forense presso un avvocato amico e, infine, avrebbe dato la sua disponibilità a supportarlo nel dottorato di ricerca presso la propria cattedra.

Dal dg Quinto avrebbe in cambio ottenuto, fra giugno 2017 e gennaio 2018, incarichi per complessivi 57 mila euro circa in qualità di legale di volta in volta della ASM, della ASP e della Asl di Bari, in sette diversi procedimenti dinanzi ai Tribunali amministrativi di Matera, Potenza e Bari.

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