Vaccini, a scuola solo con il certificato Il Comune: "Non ci sarà una deroga"

L'assessora Romano: per i 1.900 bambini dell'infanzia e dei nidi vale ancora la legge Lorenzin

martedì 21 agosto 2018

La Repubblica Bari

Un mese di tempo per mettersi in regola. La riapertura delle scuole in Puglia è fissata al 20 settembre: entro quella data, per iscrivere i figli a scuola i genitori dovranno dimostrare di averli vaccinati. Senza alcuna scorciatoia. «Non ci sono obblighi flessibili», osserva l'assessora alle Poli- tiche educative del Comune di Bari, Paola Romano. 11.900 bambini iscritti nelle scuole dell'infanzia e nei nidi comunali del capoluogo dovranno esibire i certificati vaccinali. «Il decreto della ministra Beatrice Lorenzin è ancora in vigo- re. Anzi, è l'unica legge al momento in vigore e noi come amministratori pubblici siamo tenuti a far rispettare la legge - prosegue Romano - L'emendamento al decreto Milleproroghe è stato approvato soltanto al Senato e non alla Camera. pagina III La polemica A Bari vaccini obbligatori per iscriversi I] Comune a un mese dal ritorno a scuola: "Nessuna flessibilità, la circolare di Grillo non modifica il decreto Lorenzin" FRANCESCA RUSSI Un mese di tempo per mettersi in regola. La riapertura delle scuole in Puglia è fissata al 20 settembre: entro quella data, per iscrivere i figli a scuola i genitori dovranno dimostrare di averli vaccinati. Senza alcuna scorciatoia. «Non ci sono obblighi flessibili», osserva l'assessora alle Politiche educative del Comune di Bari, Paola Romano. 11.900 bambini iscritti nelle scuole dell'infanzia e nei nidi comunali del capoluogo dovranno esibire i certificati vaccinali. «Il decreto della ministra Beatrice Lorenzin è ancora in vigore. Anzi, è l'unica legge al momento in vigore e noi come amministratori pubblici siamo tenuti a far rispettare la legge - prosegue Romano - L'emendamento al decreto Milleproroghe, che rinvia di un anno l'obbligo di certificazione vaccinale, è stato approvato soltanto al Senato e non alla Camera, mentre la circolare del ministero della Salute non modifica la legge, che invece è fonte del diritto. Ecco perché se vogliono far entrare in classe i propri figli, i genitori devono esibire la dichiarazione di avvenuta vaccinazione attraverso il libretto vaccinale o i certificati di Asl o farmacia». Nei prossimi giorni, assicura l'assessora, sarà inviato un documento da diffondere tra dirigenti scolastici e genitori per ribadire l'utilità dei vaccini. A Bari lo scorso anno si sono verificati soltanto tre casi di alunni che non avevano rispettato l'obbligo vaccinale: vennero richiamati successivamente dalla Asl. Nelle scuole, però, si annuncia il caos. La circolare della ministra Giulia Grillo, emanata il 5 luglio, prevede che si possa esibire un'autocertifica-zione dell'avvenuta vaccinazione. I presidi, dunque, si troveranno davanti al bivio: accettare l'au-tocertificazione come indicato dalla circolare o seguire la legge Lorenzin che richiede il certificato, come sostiene sia necessario fare l'assessora barese? Ecco perché alcuni sindaci, come quelli di Maruggio e di Lucerà, per evitare equivoci, si sono mossi firmando ordinanze ad hoc: per la tutela della salute dei piccoli da zero a sei anni non saranno ammessi in classe quei bambini che risultano privi di certificati vaccinali. «Questi atti di questi due sindaci sono fondamentali - osserva Maria Chironna, responsabile del Servizio di sorveglianza virologica e componente del dipartimento di Igiene del Policlinico di Bari - In quanto massima autori- tà sanitaria, i sindaci hanno il potere di far applicare la legge. Certo, l'autocertificazione ha un valore e se si certifica il falso si è penalmente perseguibili. Ma chi avrà il compito di controllare la veridicità delle autocertificazioni ed eventualmente comminare le sanzioni?». Nei giorni scorsi i presidenti e i segretari della Società italiana di igiene e medicina preventiva (Siti), della Società italiana di pediatria (Sip), della Federazione italiana dei pediatri (Fimp) e della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) hanno stilato un documento indirizzato alla Regione Puglia per chiedere una forte presa di posizione contro lo slittamento dei termini dell'obbligo vaccinale. «Il rischio - rilevano nel documento - è di vedere vanificato il lavoro svolto in questi mesi da parte di tutta la comunità scientifica, che ha consentito il raggiungimento di coperture vaccinali finalmente in grado di proteggere i bambini e i ragazzi da terribili malattie». Dall'entrata in vigore del decreto Lorenzin in Puglia la copertura vaccinale per il morbillo ha raggiunto quota 93 per cento rispetto all'85 per cento del 2016. Stessa percentuale anche per la vaccinazione esavalente. «Vaccinare i bambini è importantissimo non soltanto perché nelle comunità scolastiche possono verificarsi focolai epidemici - rimar- ca Chironna - ma anche perché col vaccino si contribuisce all'immunità di gregge, ovvero a tutelare anche quei bambini con pato- logie, immunodepressi o oncologici che non possono essere vaccinati e che rischiano di sviluppare malattie in forme più gravi».