Scotti: Convenzione Mmg alle battute finali: ecco le novità

Scotti: Entro maggio si potrà arrivare all'intesa definitiva

venerdì 23 marzo 2018

Dott-Net

Un ruolo più incisivo dei medici di famiglia nella riduzione delle liste d'attesa, nelle vaccinazioni, nell'evitare gli accessi inutili al pronto soccorso, nell'assistenza a tutto tondo dei pazienti cronici. Con la possibilità per i cittadini di poter fare un'ecografia, una spirometria o avere altre prestazioni direttamente dal proprio dottore di fiducia.

Sono alcune novità che diventeranno possibili con la nuova Convenzione di medicina generale che sembra avviata alla fase finale dopo l'ok della Ragioneria dello Stato all'atto di indirizzo integrativo, di cui hanno dato notizia le Regioni e che sblocca la trattativa. «Manca solo il via libera della presidenza del Consiglio, che dovrà arrivare entro domani, anche per tacito assenso, per poter concretamente avviare la chiusura della parte economica dell'intesa con la parte pubblica», spiega all'Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg).

«Non ho dubbi sul 'sì' della presidenza del Consiglio - aggiunge il leader sindacale - considerato l'atteggiamentop positivo avuto fino ad oggi in tutte le fasi della trattativa da parte del ministro Beatrice Lorenzin». Una volta ottenuto il via libera «si potranno così avviare - precisa Scotti - le fasi procedurali per arrivare alla ratifica in conferenza Stato Regioni, che renderà l'accordo effettivo». Ma è il momento, continua Scotti, di dare un'accelerazione alle trattative. Per questo i medici della Fimmg sono «disponibili - assicura Scotti - a convocazioni anche nella Settimana Santa, perché né i medici e né cittadini posso più aspettare. E se si chiude la prossima settimana, entro maggio l'intesa potrà essere pubblicata in Gazzetta ufficiale». Questo «permetterà di avviare gli accordi regionali utili alla riduzione delle liste di attesa, ad evitare accessi inutili al pronto soccorso, a migliorare la presa in carico dei pazienti cronici, vera e propria emergenza dei prossimi anni. Ma anche a velocizzare l'accesso dei giovani alla medicina generale, come parziale soluzione alla carenza di medici e che farebbe rischiare a un italiano su 3 di non avere un medico di famiglia entro 8 anni» .

Nella nuova Convenzione, infatti, sono contenuti «gli strumenti necessari a mettere in campo, a livello regionale, progetti per l'evoluzione della medicina generale, grazie ad un ruolo primario del medico di famiglia nell'assistenza territoriale» .