Torino, Mmg depennati degli assistiti per mancate risposte al censimento

La cancellazione scoperta quasi per caso. Difficile il reinserimento: non tutte le posizioni corrette

lunedì 01 febbraio 2016

Doctor 33

Gli anni scorsi, quando le Regioni decidevano di allineare le anagrafi delle Asl a quelle dei Comuni, i medici si vedevano di punto in bianco depennare degli assistiti perché si scopriva che molti residenti per i quali i medici percepivano le quote erano defunti o trasferiti. Ora, con quasi tutte le anagrafi Asl-Comune uguali, il problema per i bacini d'utenza dei medici sono le quote dei cittadini extracomunitari in attesa del rinnovo del permesso. E pure il censimento: chi non ha risposto a quello del 2011 potrebbe esser stato depennato. Lo ha scoperto un medico torinese il cui caso è stato trattato il 29/1 sulla Stampa: suo nipote non ha risposto, ed è stato cancellato dall'elenco dei residenti, anche se non è morto né partito. 

In realtà, osservano al Comune di Torino, su oltre 980 mila residenti ci sono state nel censimento 2011 ben 65 mila posizioni non allineate; la procedura codificata prevede in casi di mancata risposta ai moduli censuari, ulteriori avvisi e la visita dei vigili, solo se non c'è traccia del destinatario della scheda si procede alla cancellazione, che vale per l'anagrafe comunale, le liste elettorali e gli elenchi Asl. Una procedura codificata adottata in tutto il Piemonte ("Aura"), che ha analoghe "consorelle" nelle altre regioni. Delle 65 mila posizioni, a Torino ne sono poi state corrette 54 mila. Solo in 10.200 casi si è proceduto al depennamento. Si tratta di residenti che potrebbero essersene andati a vivere fuori tra il 2002 e il 2011, potrebbero essere tornati, paradossalmente potrebbero essersi reiscritti alle liste Asl. 

«Si tratta ragionevolmente di un 1% della popolazione residente a Torino e magari in provincia, cui va aggiunto un 1-2% di altri cittadini che non hanno il medico di famiglia per vari motivi», dice Roberto Venesia segretario Fimmg Piemonte. «Sono sacche residuali il cui peso però diventa forte quando si hanno pochi assistiti. Nel resto d'Italia dove la media assistiti per medico è sotto i 1000 (1150 la media Piemonte) situazioni come quella descritta possono incidere di più. Poi ci sono i cittadini extracomunitari che aspettano il rinnovo del permesso. La legge per un anno li mantiene in carico al medico di famiglia di riferimento, ma non è automatico che quest'ultimo continui a percepirne le quote e in molte regioni ciò è stato fatto presente. La faccenda diventa pesante dove la popolazione extracomunitaria arriva al 30-40% e passa degli assistiti. Il censimento invece incide poco, anche se poi è un problema per il singolo cittadino scoprire di essere stato depennato e rifare al Comune la trafila per tornare tra i "vivi" e gli assistiti».

Mauro Miserendino