Spesa farmaci, convenzionata +2,6% nel primo trimestre 2017

I dati sono incontrotendenza rispetto a quelli fornit da Quintilesims

venerdì 14 luglio 2017

Federfarma

Inizio d’anno con l’acceleratore pigiato per la spesa farmaceutica convenzionata, che tra gennaio e marzo cresce del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. E’ l’indicazione che arriva dal primo report dell’anno di Federfarma, che a cadenza trimestrale monitora l’andamento della spesa Ssn per i farmaci dispensati dalle farmacie del territorio. L’incremento, spiega la Federazione nella circolare con cui ieri sono state diffuse le cifre, andrebbe correlato innanzitutto alla crescita del valore medio delle ricette rosse (+2% nel periodo considerato), legato a sua volta all’aumento del prezzo medio dei medicinali rimborsati dal Ssn (da 9,39 del 2016 a 9,52 euro).

La fotografia scattata da Federfarma sembra avere ben poco in comune con quella diffusa soltanto una settimana fa da QuintilesIms, che riferiva invece di una spesa farmaceutica convenzionata addirittura in decrescita nel primo quadrimestre del 2017 (anche se soltanto dello 0,5%). In realtà, le due stime non sono così contraddittorie come potrebbero suggerire i tre punti di differenza: tralasciato il mese in più (aprile, nel quale si profila un netto arretramento della spesa anche nelle prime proiezioni del sindacato), non va dimenticato che i dati forniti da QuintilesIms sono al netto del payback pagato dalle aziende con trattenute sui margini di spettanza, mentre Federfarma fornisce rilevazioni lorde.

Più che i valori, quindi, è meglio che parlino le quantità: nei primi tre mesi del 2017 sono stati erogati più di 288 milioni di confezioni di farmaci rimborsati, con un aumento dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. In media, dunque, le farmacie hanno dispensato a ogni italiano 4,8 confezioni, mentre il tasso procapite di ricette si ferma a 2,5 (+0,6% sull’anno passato).

Per quanto concerne gli andamenti regionali, nel trimestre la spesa cresce dappertutto tranne che in Sicilia e Sardegna, dove però l’arretramento si ferma a qualche decino di punto. All’altro capo, gli incrementi maggiori si registrano nelle Marche (+9,6%), a seguito delle disposizioni varate dalla Regione dopo il terremoto. Pressoché stabile, infine, la spesa per ticket sostenuta dagli assistiti, che nel primo trimestre si ferma a 385 milioni di euro. Di tale cifra, i due terzi circa (dato Aifa) sono dovuti al pagamento della differenza tra prezzo dell’equivalente dispensato e quota di rimborso. (AS)