EMA avvia revisione corticosteroidi per via inalatoria

Sotto la lente le numerose segnalazioni di rischio di polmonite in corso di terapia della BPCO

lunedì 18 maggio 2015

L'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha avviato una revisione dei medicinali contenenti corticosteroidi per via inalatoria utilizzati nel trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). I corticosteroidi sono ampiamente utilizzati nell'Unione Europea (UE) per il trattamento della BPCO e sono di solito assunti per inalazione.

La rivalutazione dei medicinali contenenti corticosteroidi per via inalatoria è stata richiesta dalla Commissione Europea per valutare il rischio di polmonite, quando questi medicinali vengono impiegati per la BPCO. Il rischio di polmonite con questi medicinali è noto ed è stato identificato nel 2007, quando uno studio ha dimostrato che i pazienti trattati con un corticosteroide inalatorio, a base di fluticasone, erano a più alto rischio di sviluppare polmonite rispetto a quelli trattati con placebo.  Da allora, nuovi studi su singoli corticosteroidi per via inalatoria e il confronto dei risultati di più studi (meta-analisi) sulla classe dei corticosteroidi per via inalatoria hanno fornito ulteriori dati sul rischio di polmonite e si è ritenuto necessario effettuare una rivalutazione  approfondita per caratterizzare ulteriormente questo rischio.

L’EMA ora rivaluterà tutti i dati disponibili sul rischio di polmonite con i corticosteroidi per via inalatoria per la BPCO e prenderà in considerazione la necessità di aggiornare le attuali modalità di prescrizione in tutta l'UE.

I corticosteroidi sono medicinali anti-infiammatori utilizzati per una vasta gamma di condizioni patologiche. Sono simili agli ormoni naturali normalmente prodotti dalle ghiandole surrenali. Quando vengono assunti per inalazione si legano ai recettori nelle vie aeree e producono una riduzione dell'infiammazione polmonare, che si traduce in una respirazione più facile.

Per maggiori informazioni leggi la comunicazione dell'EMA.