Isolati a Bari e a Palermo i virus dell'influenza: vaccini disponibili

In anticipo quasi di un paio di mesi, rispetto all'anno scorso, arrivano i primi casi di influenza.

venerdì 24 ottobre 2014

(La Gazzetta del Mezzogiorno) Due ceppi diversi, appartenenti allo stesso tipo di virus, sono stati individuati a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro in Puglia ed in Sicilia. Al Policlinico di Bari, nel laboratorio di epidemiologia molecolare dell'unità operativa di Igiene, è stato isolato il virus proveniente da una bambina di tre anni. La piccola paziente era stata ricoverata nei giorni scorsi nel locale ospedale pediatrico Giovanni XXIIL

Si tratterebbe del ceppo virale H3N2 del tipo A, una vecchia conoscenza degli italiani già sperimentato negli anni scorsi. L'avvenuto isolamento del virus è stato comunicato ieri mattina, fa sapere l'ufficio stampa dell'ospedale barese, all'Istituto superiore di sanità, a Roma, dove i campioni vengono stoccati in un data base nazionale.

 Nei giorni scorsi, un'altra segnalazione era arrivata ai laboratori romani da Palermo. I medici siciliani dell'unità operativa di epidemiologia clinica hanno infatti isolato un altro ceppo. Si tratterebbe del più temuto H1N1 della pandemia del 2009, estratto da un paziente adulto che si trova lì ricoverato nel reparto di rianimazione in ecmo (ossigenazione extracorporea).

Per entrambi i ceppi virali, sono disponibili i vaccini, così com'è possibile la prevenzione per il tipo B dell'influenza. Ma per le conferme ufficiali, gli studiosi hanno bisogno di ulteriori ap- profondimenti. «Faremo altre indagini, per capire se il ceppo H3N2 isolato ha le stesse caratteristiche del H3N2 del vaccino, un ceppo texano, che ha circolato negli ultimi due anni» dichiara la professoressa Maria Chironna, dell'Università di Bari e responsabile del laboratorio di epidemiologia molecolare al Policlinico. «Abbiamo bisogno di qualche giorno ancora - aggiunge la professoressa -per poter sequenziale i frammenti di genoma del nostro campione, in modo da verificare la corrispondenza o meno tra questo ceppo virale e quello vaccinale». La procedura prevede che tutti i risultati vengano trasmessi all'Istituto superiore di Sanità e di lì all'Oms, l'organizzazione mondiale della sanità. [luca barile]