Decreto appropriatezza, Corti (Fimmg): testo non condiviso con Mmg

E' solo una stretta economica del sistema: meglio sarebbe stata una rivisitazione dei LEA

venerdì 05 febbraio 2016

Doctor News

«Se si avesse un briciolo di coraggio si dovrebbe dire che la stretta su molte prestazioni, fino a poco tempo fa rimborsabili, dimostra che c'è oggettivamente una riduzione della capacità economica del sistema. E per questo sarebbe stato più utile che il decreto uscisse dopo la rivisitazione dei Lea». Fiorenzo Corti, Segretario regione Lombardia della Fimmg, parla con Doctornews33 della mobilitazione dei medici milanesi che hanno appeso nei loro studi un volantino contro le misure del decreto appropriatezza.

Segretario Corti, è in circolazione fra i medici di medicina generale milanesi un volantino di protesta contro il decreto appropriatezza. E' una protesta generalizzata?
Il volantino in questione l'ho inviato io personalmente a tutti i nostri medici e rientra nelle iniziative che sono in atto in tutte le regioni d'Italia per la richiesta di modifica del decreto Lorenzin.

A proposito di queste modifiche, mi conferma che ci sarà ad inizio settimana un incontro con il presidente Maroni?
Abbiamo chiesto un incontro con Maroni per svariati motivi. Questo decreto è uscito senza le necessarie giustificazioni per quanto riguarda le caratteristiche dell'esame medico richiesto e a mio parere, il decreto Lorenzin è manchevole a livello nazionale sia della necessaria documentazione scientifica sia della necessaria condivisione con i medici.

Ma secondo lei esiste o no un problema "appropriatezza" nel nostro Ssn?
Per quanto riguarda l'appropriatezza prescrittiva naturalmente il problema c'è e abbiamo sempre dato la disponibilità a ragionare in questo percorso, tenuto conto che molte volte nel rapporto medico paziente il problema della prescrizione di un esame tiene conto del fatto che il paziente è già stato visto da uno specialista e che si tende quindi ad identificare il proprio medico come una sorta di trascrittore di decisioni prese altrove. In alcune realtà regionali e in particolare in Lombardia è stato già anche delineato un percorso di appropriatezza, con delle linee guida che danno indicazioni di carattere scientifico affinché si facciano certi percorsi. Ma è mancata una condivisione con i medici per la stesura del testo.

Ma per la stesura di questo testo sono stati consultati molti organi istituzionali...l'Iss ad esempio
Il Consiglio Superiore di Sanità ha dato l'ok, ma oggettivamente se andiamo a vedere chi lo compone, sebbene sia fatto di persone lodevolissime dal punto di vista dei curricula, sono però in maggioranza accademici che mal conoscono la pratica quotidiana della medicina generale e ospedaliera. Per cui a nostro avviso, è necessario che venga istituito un ente terzo che possa prevedere la partecipazione di tutti i soggetti interessati e che preveda percorsi condivisi da chi è tuti i giorni a contatto con i pazienti. 

Rossella Gemma
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