Ricette false e truffa a Ssn, Mmg ai domiciliari

Il medico e i farmacisti sono gravemente indiziati di falso e truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.

mercoledì 09 maggio 2018


Divieto di esercitare la professione per un anno per tre farmacisti titolari di farmacia e arresto di un medico di medicina generale convenzionato con l'Asl, tutti coinvolti nella prescrizione di migliaia di confezioni di farmaci a pazienti ignari, con ricette che venivano spedite in farmacia e poi presentate all'Asl per ottenere il pagamento del rimborso.

Questo l'esito dell'indagine campana coordinata dalla Procura di Nola, riportata da agenzie e cronaca locale, nell'ambito della quale i carabinieri del Nas di Napoli hanno eseguito un provvedimento cautelare di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di un medico convenzionato e della misura interdittiva del divieto di esercitare la professione di farmacista per la durata di un anno nei confronti di tre farmacisti titolari di farmacie. Nel corso delle indagini i Nas hanno provveduto al sequestro di 5.000 confezioni di varie specialità medicinali per un valore approssimativo di circa 300mila euro. Il medico e i farmacisti sono gravemente indiziati di falso e truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.

Secondo l'ipotesi investigativa, migliaia di confezioni di farmaci sarebbero stati prescritti a pazienti risultati del tutto ignari, le ricette sarebbero state spedite in alcune farmacie e i medicinali poi consegnati al medico prescrittore, e non ai pazienti intestatari delle stesse ricette. In un secondo momento le ricette venivano presentate all'Asl per ottenere il pagamento.

L'attività investigativa ha origine da diverse verifiche eseguite tra la fine del 2016 ed i primi mesi del 2017 presso alcune farmacie territoriali convenzionate con una Asl di Napoli, dove sono state rinvenute e sequestrate migliaia di confezioni di specialità medicinali prive dei bollini adesivi (fustelle) necessari per il rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Gli accertamenti successivi hanno messo in luce il sistema di approvvigionamento di farmaci da parte del medico convenzionato che si avvaleva dell'appoggio dei farmacisti disponibili ad accettare il rilevante numero di prescrizioni illecite, a consegnare i farmaci allo stesso medico prescrittore per poi richiedere all'Asl il rimborso delle ricette falsificate, ottenendo il pagamento delle stesse.