Uricchio: Caos iscritti a Medicina “È tornato il numero aperto stroncheremo con gli esami”

La tattica del rettore Uricchio: “Frazionamento dei corsi e prove più selettive, proprio come si faceva vent’anni fa”

martedì 22 luglio 2014

FRANCESCA RUSSI  (Repubblica Bari)

I numeri esatti ancora non si conoscono. Quel che è certo, però, è che a Medicina si iscriveranno più dei 240 previsti dal bando fatto a marzo prima dei test. L’ordinanza con cui il Tar del Lazio venerdì scorso ha disposto l’immatricolazione con riserva in sovrannumero dei 16 studenti presenti nell’aula 3 di Economia, quella del plicomanomesso e dei quiz rubati, non è l’unica. La sezione III bis del tribunale amministrativo romano ha accolto centinaia di ricorsi, sia singoli che collettivi disponendo per tutti l’immatricolazione in sovrannumero e fissando la data per la discussione nel merito del ricorso a maggio 2015. Così sono in centinaia gli aspiranti camici bianchi che hanno ottenuto l’ok alla frequenza delle lezioni nell’ateneo di Bari.

Secondo i primi dati in mano all’Università sarebbero 500; stando ai legali romani che hanno seguito i ricorsi, invece, arriverebbero quasi a 700. A cui bisognerebbe sommare i 240 che hanno superato la prova di ingresso. Il numero di immatricolati per il prossimo andenti
no accademico dunque oscillerebbe tra 700 e 900. Il rischio caos per cifre così grosse non sembra però spaventare il rettore Antonio Uricchio. «Non dimentichiamo che prima c’era il numero aperto – ragiona il rettore – fino a vent’anni fa a Medicina arrivavano mille persone all’anno. Come si faceva? Ci si stringeva tutti insieme a lezione e si facevano gli esami a stroncare».
In ateneo già sabato si è riunita una sorta di task force per affrontare l’emergenza. «Dobbiamo attrezzarci per soluzioni organizzative – prosegue Uricchio – ho già incontrato il preside della Livrea. Aspettiamo anche le mosse del ministero che proporrà appello contro il ricorso e penso che entro settembre-ottobre avremo una risposta. L’ordinanza del Tar dispone comunque le immatricolazioni con riserva e noi le faremo, sempre che non ci sia un’ordinanza del Consiglio di Stato di segno opposto».
Intanto però l’ateneo si organizza perché l’anno accademico, da calendario, dovrebbe partire a settembre. «Dobbiamo capire se possiamo frazionare i corsi per lettera in base ai numeri – va avanti il rettore - la legge prevede che se si superano i 250 studenti, si può sdoppiare il corso. Vogliamo verificare quindi se ci sono i numeri per gli sdoppiamenti. Le aule capienti ci sono a Medicina, bisogna poi calendarizzare gli orari, ma siamo pronti ad affrontare tutto». Dagli stu-
intanto arriva un appello rivolto al ministro Stefania Giannini. «Il ministero adesso convochi in tempi certi un tavolo di riforma del numero chiuso – commenta Alberto Campailla, portavoce di Link – Perché con la situazione che si è creata si generano disparità tra gli studenti che sono entrati tramite il ricorso e i migliaia che sono rimasti ugualmente esclusi».
Ieri intanto Politecnico di Bari e Guardia di finanza hanno firmato un protocollo di intesa per stanare gli evasori delle tasse universitarie. L’accordo prevede infatti il controllo sulle dichiarazioni dei redditi degli studenti che usufruiscono di prestazioni agevolate.