Obbligo ECM per i camici bianchi. Ecco cosa rischia chi non è in regola…

Il 31 dicembre termina il triennio formativo. Si rischia l’inserimento in una blacklist, la cancellazione dall’elenco medici competenti e l’esclusione dal Concorso Nazionale

sabato 22 ottobre 2016

SANITA INFORMAZIONE
È alle porte la scadenza del triennio formativo 2014-2016, iniziato il 1° gennaio 2014, per il conseguimento dei 150 crediti ECM per tutte le categorie di medici. Il 31 dicembre si gira la clessidra e i camici bianchi che non avranno completato il percorso di formazione obbligatoria, prevista da un programma di attività stipulato dal 2002 tramite un accordo tra Stato e Regioni, dovranno affrontare le drastiche e inevitabili conseguenze. Negli anni scorsi si sono verificati vari casi di medici competenti non in regola con la formazione continua che si sono visti cancellare dagli elenchi ministeriali.

Il caso dei medici competenti merita un approfondimento a parte: risaliamo ad aprile 2015, limite di scadenza per il conseguimento dei crediti formativi relativi al triennio 2011-2013. In considerazione della specificità di questa categoria di camici bianchi, il Ministero della Salute aveva concesso un anno di proroga per mettersi in regola, ma al 31 marzo 2015, ultimo termine concesso, oltre 5mila medici del lavoro non risultavano al passo con i programmi. L’inevitabile conseguenza è stato il depennamento dall’albo professionale. Questo provvedimento ha chiaramente danneggiato il medico dal punto di vista professionale, economico e, soprattutto, nel suo rapporto di fiducia con il paziente.

Ma quali sono tutti i provvedimenti che rischiano i medici che non adempiono agli obblighi formativi? Come per i medici competenti, potrebbe esserci il rischio di sanzioni stabilite dagli organi di categoria per chi non avrà completato il percorso di aggiornamento. Più volte si è anche paventata la possibilità di escludere dal Concorso Nazionale per le assunzioni nel SSN chi non è in regola con l’ECM o di vincolarne gli scatti di carriera. Inoltre, molte assicurazioni che offrono polizze ai medici stanno legando l’entità dei premi al grado di aggiornamento professionale dei camici bianchi. E infine, c’è il concreto rischio di compromettere il rapporto di fiducia tra i medici e i pazienti sempre più informati ed esigenti.

Ma non solo cattive notizie, per i camici bianchi c’è anche una novità confortante. Infatti dal 7 luglio 2016 è stata emanata una delibera da parte della CNFC (Commissione Nazionale per la Formazione Continua) che apre al concetto di ‘’acquisizione flessibile’’. Nel concreto cosa significa? Da luglio non è più vincolante l’acquisizione “rigida” di cinquanta crediti l’anno per un totale complessivo di 150 crediti. Quindi quei professionisti sanitari che si trovassero ad oggi con zero crediti nel triennio o con un numero inferiore rispetto alle attese, potranno seguire più corsi FAD, fino a fine anno 2016, accumulando anche in poco tempo i crediti previsti per i tre anni del periodo.