Diabete 2, rimborsabilità in Italia per combinazione empagliflozin-metformina

Empagliflozin riduce la capacità del rene di riassorbire il glucosio, inducendone l'escrezione attraverso le urine

martedì 24 maggio 2016

Doctor 33

Concessa dall'Agenzia Italiana del Farmaco la rimborsabilità dell'associazione empagliflozin + metformina come terapia nella popolazione adulta con diabete di tipo 2 (DT2), associazione in un'unica compressa frutto dell'alleanza in diabetologia fra Boehringer Ingelheim ed Eli Lilly and Company. Empagliflozin, farmaco già disponibile in Italia dal maggio 2015, appartiene alla classe degli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2), proteina responsabile di circa il 90% del riassorbimento da parte del rene del glucosio filtrato dal sangue. Nelle persone con diabete di tipo 2 si osserva una sovraespressione di SGLT2, che contribuisce all'innalzamento dei livelli glicemici.

Empagliflozin riduce la capacità del rene di riassorbire il glucosio, inducendone l'escrezione attraverso le urine, con il vantaggio di ridurre i valori glicemici, il peso corporeo e la pressione arteriosa, mantenendo un buon profilo di tollerabilità. «Empagliflozin è una molecola che oltre a migliorare il controllo glicemico, offre importanti benefici extraglicemici, come la riduzione del peso corporeo e la pressione arteriosa e che ha dimostrato evidenze cliniche uniche sulla riduzione della mortalità cardiovascolare nei pazienti con diabete di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare» ha affermato Antonio Ceriello - Presidente Fondazione Amd -. «Avere un'unica compressa che associa due principi attivi con meccanismi d'azione complementari, empagliflozin + metformina, può da un lato aiutare gli adulti con diabete di tipo 2 a raggiungere gli obiettivi terapeutici, dall'alto offrire il vantaggio della comodità di assunzione. La combinazione fissa semplifica, infatti, la terapia e aumenta l'aderenza dei pazienti, consentendo un miglioramento dei risultati attesi».