Pronto soccorso, flop della Mater Dei

Mentre le altre strutture scoppiano, a causa anche del picco dell'influenza, il servizio della clinica non decolla

giovedì 29 dicembre 2016

REPUBBLICA BARI
S ILVIA DIPINTO LA cartina di tornasole la fornisce il picco influenzale. Ventiduemila ammalati in una settimana, pronto soccorso presi d'assalto, medici e infermieri a letto con la febbre. Almeno il 30 per cento in più degli accessi al Policlinico, con oltre ottanta pazienti in fila al pronto soccorso nelle ore notturne. Attese infinite al pediatrico Giovanni XXIII, tanto da rendere necessario l'intervento della polizia per placare le ire dei genitori. Un carico di lavoro per gli operatori sanitari pubblici, che quest'anno avrebbe dovuto essere alleggerito da una new entry, il nuovo pronto soccorso della clinica barese Mater Dei. E invece dal 24 al 28 dicembre gli accessi nella nuova struttura sono stati 293, l'equivalente di quanto totalizzato dal Policlinico in un solo giorno. Un trend al ribasso rispetto alle stime iniziali, che costringerà la Regione Puglia a gennaio a rivedere gli accordi con il gruppo Cbh (che gestisce la Mater Dei), al quale in questa fase di start-up è garantito un rimborso forfettario di SOOmila euro al mese. Le valutazioni sull'ultimo arrivato tra i pronto soccorso baresi balzano all'occhio nei giorni di emergenza massima. Linaspettata aggressività del virus influenzale non risparmia anche medici e infermieri. «Tre colleghi sono a letto con la febbre - conferma la responsabile del pronto soccorso del Policlinico Rossella Melodia - mentre abbiamo 230 accessi al giorno». Una vera e propria emergenza, cui si cerca di fare fronte con le (decimate) forze a disposizione. «Un'invasione» è quella registrata dal primario del pronto soccorso del Di Venere, mentre il collega del San Paolo parla di «condizioni drammatiche per l'arrivo di moltissimi casi ipercritici». Limpennata di accessi si registra anche nel nuovo pronto soccorso della clinica Mater Dei, da agosto entrato nella rete dell'emergenza urgenza pugliese come

Dea di primo livello. I numeri li fornisce la direzione sanitaria: dal 24 al 28 dicembre gli accessi sono stati quasi 300, un terzo dei quali arrivati direttamente col 118. Un trend in crescita- assicurano dalla direzione - rispetto ai primi mesi, in cui il pronto soccorso della Mater Dei ha accettato in media 1200 pazienti al mese. Un andamento ancora lontano dalle previsioni iniziali, che stenta ad alleggerire il carico degli altri presidi cittadini, come nelle intenzioni di Regione Puglia e Asi di Bari. I primi calcoli li fanno dal Policlinico, dove da agosto a dicembre 2016 i codici verdi sono diminuiti del 10 per cento, mentre i gialli del 3 per cento. «Sono di contro aumentati i rossi e i casi gravi», conferma la dottoressa Melodia. E che una riflessione sia necessaria sull'utilità del nuovo pronto soccorso, lo ripetono da mesi i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. Con l'ipotesi di alimentare una «fonte di spreco».

Alla Mater Dei sono stati concessi 7 milioni e mezzo di euro (pari a SOOmila euro al mese) come cifra forfettaria per la fase di start-up fino a dicembre. Secondo le previsioni fatte dalle strutture regionali, quello del gruppo Cbh dovrebbe accogliere fino a 3Smila pazienti all'anno. E invece da agosto a ottobre sono stati 3.579 e perfino nei giorni di picco massimo la media resta comunque bassa. «La gente deve ancora abituarsi alla nuova presenza - fanno sapere Regione e Asl - ma col prossimo anno, numeri alla mano, si potrà capire come eventualmente ricontrattualizzare il servizio»