Mozione finale del Consiglio Nazionale FIMMG

Necessario definire al più presto un nuovo atto d'indirizzo

sabato 17 giugno 2017


Il Consiglio Nazionale della FIMMG, riunito a Roma in data 17 giugno 2017, presso l'Hotel Sheraton Roma, via del Pattinaggio 100, ascoltata la relazione del segretario generale nazionale
 
la approva.
 
Il Consiglio Nazionale della FIMMG
 
ribadisce
 
la necessità di definire al più presto un nuovo atto di indirizzo e una rapida riapertura della attività contrattuale che porti ad una programmazione seria e di largo respiro.
 
Il Consiglio Nazionale della FIMMG.
 
sottolinea
 
che il nuovo ACN non rappresenta una semplice questione di rinnovo economico atteso da più di 6 anni ma soprattutto l’occasione per porre le basi per una evoluzione positiva della medicina generale e delle cure territoriali che contenga obiettivi di miglioramento della capacità assistenziale misurabili e conseguentemente premiabili nell’interesse dei medici di famiglia, delle varie componenti professionali e soprattutto dei cittadini italiani come testimoniato dalla partecipazione di Cittadinanzattiva – Tribunale dei diritti del malato alla Segreteria Generale congiunta FIMMG, FIMP, SUMAI del 16 giugno.
 
Il Consiglio Nazionale della FIMMG
 
chiede con fermezza
 
interventi legislativi che pongano rimedio alla poca attenzione data al ricambio generazionale della medicina generale e che ne riconoscano il valore in termini di opportunità professionali ed economiche. Considerato che il Decreto del Ministero della Salute consente ai laureati non ancora abilitati di poter partecipare al concorso nazionale per l’ammissione ai corsi di formazione specifica in medicina generale chiede l’immediato raddoppio del numero delle borse di studio ed adeguato finanziamento per il corso di formazione specifica in medicina generale per il triennio 2017- 2019 e per tutto l’ulteriore tempo necessario a garantire il ricambio generazionale.
 
Il Consiglio Nazionale della FIMMG
 
lancia
 
una proposta al mondo universitario per lavorare insieme, partendo dai presupposti legislativi in essere, per garantire un percorso accademico che salvaguardi le peculiarità formative della medicina generale acquisite in anni di esperienza che hanno reso disponibili eccellenze in termini di didattica e di organizzazione tale da integrare le potenzialità accademiche con quella della medicina generale.
 
il Consiglio Nazionale della FIMMG
 
chiede
 
al Ministro della Salute che vengano riaperti i termini per la presentazione della domanda e che la data della prova sia posticipata, vista anche la disponibilità già espressa in tal senso dalle regioni.
 
il Consiglio Nazionale della FIMMG
 
evidenzia
 
che la partecipazione attiva della Medicina Generale nella presa in carico del paziente da sottoporre alle campagne vaccinali rimane una soluzione che può recuperare, nella comunicazione delle necessità di un obbligo finalizzato alle coperture, il diritto del cittadino alla giusta e completa informazione, per di più fiduciaria, rispetto a questa pratica.
 
Il Consiglio Nazionale della FIMMG
 
ritiene necessario
 
che venga posta fine all’antistorica e pretestuosa limitazione della possibilità da parte dei mmg di prescrivere i farmaci innovativi vista la comprovata capacità clinica della medicina di famiglia, dando la possibilità al medico di famiglia di essere l’attore protagonista della risposta terapeutica migliore per le aspettative di qualità di vita e sopravvivenza del paziente.
 
Il Consiglio Nazionale della FIMMG
 
respinge
 
il tentativo, attraverso il ddl di Riforma degli Ordini, di marginalizzare la professione medica con atti che non rispondono completamente ai bisogni di salute dei cittadini confondendo attività tecniche con le attività più propriamente professionali che necessitano di una regolamentazione etico deontologica in ragione del rapporto fiduciario che si instaura con il cittadino, e da mandato al Segretario Generale Nazionale di interagire con tutti i Presidenti degli Ordini su tali posizioni.
 
Il Consiglio Nazionale della FIMMG
 
chiede
 
che il Parlamento avvii un confronto con i medici e si impegni ad una profonda modifica al fine di ridare alle Istituzioni Ordinistiche un ruolo essenziale nel governo delle professioni titolari di rapporto fiduciari con i cittadini e garantire una migliore qualità assistenziale.
 
Approvata all’unanimità