Emotrasfusioni a domicilio

Consigli e avvertenze per una pratica medica non rara

sabato 19 agosto 2000

THREAD EMOTRASFUSIONI A DOMICILIO 19/08/2016

S.A.: Posso chiedervi una mano? Ho un paziente in ADI e mi trovo per la prima volta a doverlo trasfondere per anemia importante... So che è burocraticamente difficile organizzare una trasfusione a casa... Devo ricoverarlo? - Il paziente sta abbastanza bene... Francamente se possibile vorrei che fosse stabilizzato con l'anemia e basta... Se finisce in ospedale chissà come torna

G.T.: Circa l' #emotrasfusione domiciliare ho trovato in rete delle linee guida che mi sembrano interessanti che allego.  Bisogna richiedere PROVA CROCIATA DI COMPATIBILITA' TRASFUSIONALE 90.73.2 - GRUPPO SANGUIGNO ABO e Rh (D) 90.65.3 - ANTICORPI ANTI ERITROCITI [TEST DI COOMBS INDIRETTO] 90.49.3 -  EMOCROMO (facoltativo) su una impegnativa - TRASFUSIONE DI SANGUE O EMOCOMPONENTI 99.07.1 su un'altra impegnativa - Non mi risulta che esista una PPIP specifica emotrasfusione: quindi la stessa non dovrebbe essere rimborsata dal SSN

M.A.. personalmente ritengo che esistano 2 problematiche a riguardo della trasfusione domiciliare; la prima, banale, è legata alla disponibilità del "caregiver" a fare da "messo viaggiatore" tra l'abitazione e l'ospedale (ritiro modulistica, consegna della stessa e dei prelievi, ritiro risultati, ritiro sacca, consegna finale del materiale etc.)  ... la seconda, decisamente più rilevante, ci riguarda direttamente ed ha risvolti legali: avete controllato l'elenco dei farmaci da avere a disposizione per le emergenze? Diniket, Revivan etc ... quanti di noi saprebbero utilizzarli in situazione di emergenza? E chi dovrebbe dotarci di tale materiale? ... Fin quando va tutto bene ... ma se capitasse ... - dimenticavo: il personale dell'ADI mi ha sempre "consigliato" di fare trasfondere i pz. in ospedale

G.T.: Nell'allegato D dell'#ACR 2008 http://fimmg.bari.it/documenti/9MC5F_1.pdf l'emotrasfusione domiciliare non c'è. Quindi se alle responsabilità aggiungiamo che non ci rimborsano nemmeno, non so se ci conviene....

F.R.: La trasfusione a domicilio comporta: andare al centro trasfusionale x accordi; riempire modulistica e ricette ssn x esami di sangue; prelievo di sangue x compatibilità  e portare al centro; di solito il giorno dopo andare al centro e prendere la sacca di sangue ..... trascorrere il pz. In un tempo medio di 2 ore con premedicazione farmacologica; rilievo frequente dei parametri vitali. Al termine riportare al centro un modulo di avvenuta trasfusione. Le nostre infermiere di studio, per quanto brave e disponibili, non hanno voluto eseguirle e mi sono pertanto avvalso di un infermiere esperto dell'Ospedale, ovviamente a spese del pz. La trafila burocratica e i prelievi sono stati eseguiti egregiamente dall'infermiere.  Resto inteso che la responsabilità  è  interamente mia e..... non pagata da alcuno a nessun titolo

N.R.: ma l'iter e' uguale e le responsabilita' anche ,comunque e'  atto medico a maggior rischio  ma secondo me in casi selezionati  va' preso; mettere un catetere ,un sondino naso gastrico eseguire una paracentesi ... cosa bisogna fare ? rinunciare anche se e' in grado potenzialmente di eseguirle? le considero esperienze professionalizzanti anche per noi MMG

G.R.: Si parla ovviamente di pz. non trasportabili. Ci sono situazioni in cui il MMG è "solo" con il pz. e la famiglia, in questi selezionatissimi casi la decisione viene presa in maniera collegiale e nonostante tutte le precauzioni non esiste un rischio zero (parafrasando si rischia pur avendo sotto casa l'ambulanza del 118). Al di fuori di questi casi conviene sempre attivare l'ADO almeno per condividere responsabilità e organizzazione simulando un setting  ospedaliero