Inizia da Brindisi la fine dell'Emergenza Territoriale - 118 Regionale?

La ASL sperimenta i Team di Valutazione Rapida Territoriale (TVRT) con i Medici del 118 territoriale, all’interno del Pronto Soccorso (PS)

mercoledì 14 febbraio 2018

Lascia sconcertata la proposta del Direttore della Centrale Operativa (CO) di Brindisi, che vorrebbe predisporre nella ASL di Brindisi la costituzione, anche se solo in via sperimentale, del Team di Valutazione Rapida Territoriale (TVRT) con i Medici del 118 territoriale, all’interno del Pronto Soccorso  (PS) dell’ASL di Brindisi.

Non riusciamo a capire la funzionalità di questo Team all’interno del PS se poi lo chiama TVR Territoriale. I compiti che dovrebbe avere questo Team all’interno dell’organizzazione del PS: quello di fare Triage, quello di trattare i codici a minore gravita all’interno dei PS?

I Medici del 118 hanno il compito di gestire le emergenze urgenze sul territorio; questa proposta porterebbe a sguarnire il territorio di una presenza costante e capillare e lascerebbe senza assistenza medica interi territori della ASL di Brindisi.

Esiste una struttura già validata, quali i PPIT (Punti di Primi Intervento Territoriali) che sul  territorio trattano i codici minori in loco, oppure stabilizzano i codici a gravità maggiore prima di inviarli verso i PS/DEA aziendali.

Su queste strutture la FIMMG è disposta a ragionare ed a trovare le soluzioni.

Bisogna giocare a carte scoperte, perché o si decide di mantenere la struttura degli attuali PPI, anche se funzionalmente e strutturalmente sotto la gestione organizzative del 118, (personale medico del 118, cioè personale convenzionato) e quindi trasformandoli in PPIT, ed affermare, senza giri di parole che i PPIT devono fare da filtro per gli accessi a minore gravità ai Pronto Soccorso, oppure si decide di avere personale qualificato che svolga un lavoro diverso da quello per cui è stato reclutato, ma senza nessuna tutela.

“Bisogna chiarire se il Medico del 118”- dichiara Francesco Marino, Segretario regionale FIMMG Settore Emergenza Territoriale 118 - “deve presidiare il Territorio, oppure sopperire alle carenze organizzative e programmatorie delle strutture ospedaliere dei Pronto Soccorso e dei DEA”.

Occorre smettere di continuare a decidere in modo autonomo, organizzando qualcosa che non esiste in nessuna programmazione della Regione, che, vorrei ricordare, – continua Marino - è l’unico organo deputato alla strutturazione del Sistema di Emergenza Territoriale, senza minimamente interagire con gli organi di governo dei Medici convenzionati con le ASL per il 118.

Tutto questo susseguirsi di cose, porta a tanta confusione e incertezza e spinge sempre più Medici ad abbandonare il servizio del 118 per altri tipi di lavoro più organizzati da un punto di vista strutturale.

La Regione dovrebbe vigilare sull’organizzazione del 118 brindisino, e nel caso siano stati adottati degli atti, farebbe bene a richiamare l’Azienda ed il Direttore Generale al rispetto delle norme contrattuali.

“Gli organi Regionali” - afferma Marino - “devono dare seguito alle determinazioni assunte nel CPR (Comitato Permanente Regionale) del 19 giugno 2017, dove si è deciso di istituire una Commissione Paritetica che ha il compito di accertare il comportamento degli operatori del 118, compresi i direttori di Centrale Operativa, e non autorizzare sperimentazioni di progetti non chiari dove si cerca di cambiare i compiti senza seguire le regole contrattuali, senza nessuna tutela per i Medici del 118 territoriale”.

Bisogna celermente istituire il Tavolo Tecnico per la rimodulazione definitiva del Sistema Territoriale del 118, deliberato su impegno Regionale assunto già l’anno scorso a marzo, e sentire finalmente i medici che lavorano sulle ambulanze e non, com’è successo fin’ora, sentendo Medici che non hanno fatto un’ora di servizio in ambulanza tranne alcune rarissime eccezioni.

“Auspichiamo” - dichiara Marino - “che finalmente in Puglia ci siano delle regole uguali in tutte le aziende pugliesi, senza fughe in avanti da parte di nessuno, che finalmente ci si renda conto che il sistema sta implodendo su se stesso poiché già da tempo noi stiamo vivendo una perdita di colleghi che scelgono altri lavori dopo anni di attività usurante sulle ambulanze senza avere ricambio di nuovi Medici”.

Bari, 14 febbraio 2018