Ebola, medici famiglia 'a scuola' contro carenze Asl

Molte aziende in ritardo con formazione, procedure e dispositivi

venerdì 21 novembre 2014

(ANSA) Medici di famiglia 'a scuola' per imparare a gestire eventuali casi di contagio da virus Ebola ma anche per individuare e fermare la diffusione di falsi allarmi.

E' l'iniziativa lanciata dalla Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) per far fronte alla carenza di informazioni che si registra in molte Asl.

"Molte aziende sanitarie sono in ritardo nel formare i medici, definire le procedure organizzative da utilizzare in caso di contagio, nella divulgazione dei protocolli ministeriali e nella distribuzione dei dispositivi di sicurezza, come tute, mascherine, guanti", spiega Tommasa Maio, responsabile del progetto per la Fimmg. Da qui la necessità di provvedere a colmare le lacune con una serie di iniziative espressamente dedicate al 'primo anello di comunicazione' tra il cittadino e il Servizio Sanitario Nazionale. Il primo seminario di formazione, che si è tenuto oggi, in occasione del III Congresso nazionale della Corte di giustizia popolare per il diritto alla salute in corso a Rimini, spiega Giacomo Milillo, segretario Fimmg, "ha visto il tutto esaurito, a dimostrazione del fatto che i medici hanno bisogno di maggiori informazioni sul tema.

Seguiranno un corso di formazione a distanza gratuito e disponibile anche per i non iscritti alla Fimmg, un vademecum elettronico scaricabile da internet e poster da affiggere negli studi dei medici di famiglia". La possibilità che un malato di Ebola raggiunga l'Italia "è stimata al momento tra il 5 ed il 10%", ricorda Maio. "Benché bassa - prosegue - è necessario avviare una campagna di informazione e di formazione qualificata per fornire ai professionisti sanitari un aggiornamento continuo sugli aspetti epidemiologici e clinici della malattia, sulle procedure per la gestione dei casi sospetti o confermati e sui centri di riferimento".