Medici pronti alla manifestazione, Fnomceo: aspettiamo segnali dal ministro

Chersevani: Sarebbe un segnale positivo se il ministro ci desse un cenno in vista della nostra manifestazione

mercoledì 25 novembre 2015

Doctor 33

A pochi giorni dalla manifestazione nazionale, voluta dai sindacati e dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), i camici bianchi mettono nero su bianco le motivazioni della loro protesta che li porterà in piazza a Roma il prossimo 28 novembre. Una mobilitazione che, sebbene più volte annunciata e minacciata, sembra non destare alcuna reazione da parte del governo e del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. «Sarebbe un segnale positivo - spiega a DoctorNews33 la presidente Fnomceo Roberta Chersevani - se il ministro ci desse un cenno in vista della nostra manifestazione, anche se non so quanta autonomia abbia di poter procedere e intervenire su tutte le nostre richieste».

«C'è enorme preoccupazione - aggiunge - i medici non sono più sereni nello svolgere il proprio lavoro e la Sanità è a pezzi, anche nel senso che c'è ormai un'intollerabile diseguaglianza tra le Regioni. Denunciamo questa politica che vede la Sanità solo come un costo e non un settore su cui investire. Chiediamo di essere ascoltati». Dura anche la posizione del segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Giacomo Milillo: «La stragrande maggioranza dei cittadini già oggi è costretta e rinunciare alle cure per i costi, ciò è drammatico. A fronte di ciò, il silenzio del governo e del ministero è assordante e non può essere compensato da piccoli provvedimenti o da una Legge di Stabilità in cui si mettono dei contentini». No dunque, denuncia Milillo, «alla politica dei biscottini, di fronte alla quale dopo la sciopero generale già proclamato per il 16 dicembre, ne seguiranno degli altri».

Il punto, ha sottolineato il segretario nazionale dell'Anaao Assomed, Costantino Troise, «è che si vuole distruggere il Ssn per asfissia, privandolo man mano di risorse, in un disegno che va sempre di più verso la realizzazione di un sistema privatistico, mai però chiaramente enunciato». A pochi giorni dalla manifestazione nazionale, i sindacati vogliono sì scuotere le coscienze della politica ma soprattutto lanciare un messaggio chiaro ai cittadini. «Non si tratta - dicono - di una protesta corporativistica, bensì della difesa del nostro Ssn universalistico riconosciuto tra i migliori al mondo, ma che a breve potrebbe non garantire più cure e assistenza proprio a quei cittadini che hanno minori possibilità o alle nuove generazioni. Un rischio dinanzi al quale è necessaria una forte mobilitazione». 

Per la prima volta, sotto l'egida della Fnomceo, tutta la classe medica si riunisce per la difesa della professione e del Servizio sanitario nazionale. «Il fatto che la nostra Federazione viaggi in contemporanea con tutte le organizzazioni sindacali - conclude Chersevani - non è mai accaduto: in qualche modo tutti rappresentiamo la professione, anche se da versanti diversi, ma nella manifestazione di sabato saremo compatti. Mi pare, quindi, che il momento sia imperdibile». L'appuntamento di sabato 28 novembre, dalle 15 alle 18 in Piazza Santi Apostoli, «dovrà essere una grande festa, un'agorà dove tutti potranno dire la propria», ha chiarito la presidente Fnomceo. E ha aggiunto: «I punti sui quali vorremmo essere ascoltati dal governo sono tanti, ma se potessimo intanto realizzare un tavolo di confronto potremmo avviare un percorso positivo». Prevista una diretta streaming per la manifestazione e già attivo l'hashtag #ioMiMobilitoEtu.

Rossella Gemma