Scuola di medicina nel caos: i medici esprimono preoccupazione: serve una riforma complessiva

Comunicato Stampa Ordine dei Medici di Bari: Incontro a Bari l'11 febbraio nella sede dell'Ordine

mercoledì 21 gennaio 2015

L’Ordine dei medici esprime una forte preoccupazione di fronte al rischio caos per il percorso formativo dei futuri medici e l’accesso alla professione. Per discutere dei meccanismi legati alla programmazione e dei meccanismi di accesso ai percorsi formativi per i futuri medici ha organizzato un incontro con il Rettore dell’Università di Bari Antonio Uricchio, il Preside della Scuola di Medicina Paolo Livrea, il Presidente del Corso di Laurea MC Antonio Moschetta e i quattro Direttori di Dipartimento.

Bari 21 gennaio 2015 – L’Ordine dei medici esprime una forte preoccupazione di fronte al rischio caos per il percorso formativo dei futuri medici e l’accesso alla professione. Come ha ben evidenziato ieri in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno il prof. Paolo Livrea, Preside della Scuola di Medicina di Bari, l’anno scorso, in seguito ad un ricorso per il concorso di accesso a medicina, gli studenti ammessi al corso dell’Università di Bari sono aumentati di 800 unità per sentenza del TAR, vanificando di fatto il criterio del numero chiuso. Se una situazione analoga si dovesse ripetere quest’anno, non potrebbero essere garantiti gli standard di qualità minimi al percorso formativo, a causa di carenza di aule e di docenti. E questo ovviamente genera allarme nei rappresentanti dell’Ordine, perché avrà certamenteripercussioni sulla preparazione e sulla competenza di questi medici nel momento in cui accederanno al mondo del lavoro. L’Ordine intende quindi impegnarsi su questo fronte per tutelare la professione, che significa anche garantire il livello professionale e il percorso formativo dei propri iscritti, nell’interesse della collettività.

“È un problema su cui l’Ordine intende lavorare insieme all’Università e alla Scuola di Medicina – sottolinea Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei Medici di Bari – Ci vuole una nuova definizione della programmazione, derivante da un quadro d’insieme. La Regione per esempio ha idea di quanti medici servano al sistema e con quali specializzazioni? Con numeri incerti sul fabbisogno, un modello culturale di sistema sanitario non definito e meccanismi di selezione basati su test nozionistici, che non premiano la qualità e la motivazione dei candidati – e che poi sono costantemente esposti alla spada di Damocle dei ricorsi - non si va lontani”.

Va quindi ripensata, secondo i rappresentanti della professione, la programmazione, che in questi anni non ha funzionato, creando disoccupazione, lavoro precario ed emigrazione. Ma va anche ripensata la durata del percorso formativo, che appare desueta, lunga nei tempi e poco efficiente. E in ultima analisi vanno rivisti i criteri e imetodi di selezione per l’accesso al percorso formativo.

Il numero chiuso, è vero, non gode di grande favore, né rappresenta una soluzione equa, ma è difficilmente superabile nel momento in cui un’Università come Bari ha 3.028 iscrizioni ai test di medicina nel 2014 contro i 256 posti messi a disposizione da parte dell’Università.
Per affrontare questi temi l’Ordine ha deciso di fissare un incontro con il Prof. Antonio Uricchio, Rettore dell’Università di Bari, con il Preside della Scuola di Medicina prof. Paolo Livrea, con il prof. Antonio Moschetta, Presidente del Corso di Laurea MC e con i quattro Direttori di Dipartimento, l’11 Febbraio prossimo presso la sede dell’Ordine a Bari.

Ufficio stampa: 
Roberta Franceschetti
Roberta.franceschetti@gmail.com 
Cell. 389 8013000