Sciopero nazionale dei Medici di mercoledì 16 Dicembre 2015

Le ragioni della mobilitazione in una lettera aperta del Presidente OMCeO Bari Filippo Anelli

mercoledì 16 dicembre 2015

Bari, 15 Dicembre 2015. Mercoledì 16 dicembre tutti i medici pugliesi, dipendenti, convenzionati e liberi professionisti, si asterranno dal lavoro. Lo faranno insieme ai 350.000 medici italiani chiamati da parte di tutte le organizzazioni sindacali del mondo medico a scioperare e a manifestare allarme per la tenuta del servizio sanitario nazionale.

Una protesta alla quale hanno aderito anche gli Ordini dei medici chirurghi ed odontoiatri delle sei provincie pugliesi insieme con la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici.

La preoccupazione dell’intero mondo medico è che il diritto alla salute sia sempre più messo in discussione dalle scellerate scelte governative in tema di Sanità.

Scelte che limitano la libertà di cura e l’autonomia del medico e rischiano di trasformare la professione in un’attività in cui la burocrazia prevale sull’esperienza clinica, con gravi conseguenze sulla tutela della salute dei cittadini.

 

I medici non si sentono più liberi di curare secondo scienza e coscienza.

Si sentono sempre più condizionati, nella propria attività, da provvedimenti di carattere burocratico che limitano le prescrizioni, condizionandole nella loro erogabilità a tabelle e procedure, a tal punto da rendere sempre più complesso e difficile l’accesso alle prestazioni da parte del cittadino.

Così facendo, si determinerebbe un doppio canale in cui si salverebbero solo quei cittadini che possono permettersi, per ragioni economiche, le prestazioni a pagamento, demolendo quindi la sanità pubblica a favore di quella privata.

Oggi noi medici non siamo più disposti a farci carico delle inefficienze del sistema e a garantire, nonostante tutto, le prestazioni e il diritto alla salute del cittadino con il nostro senso di responsabilità e la nostra dedizione alla professione.

 

Ora basta!

Basta con i turni massacranti.

Basta con i carichi di lavoro insopportabili.

Basta con strutture che non garantiscono la sicurezza dei medici e dei cittadini.

Basta con i tagli indiscriminati che hanno ridotto nella nostra Regione, sotto i limiti previsti dalla legge, sia i posti letto per acuti che quelli per lungo degenza e riabilitazione.

Basta con il blocco del turnover.

Basta con l’assenza di una politica di investimenti sul territorio.

Basta con medici di famiglia che continuano ad operare come negli ultimi 50 anni con il solo sfingomanometro e fonendoscopio.

Basta con una Sanità che scarica sul medico il peso di inefficienze strutturali.

 

Chiediamo maggior rispetto per la nostra professione e maggiore considerazione.

Chiediamo di poter mettere a disposizione il nostro sapere, la nostra esperienza e le nostre competenze in merito alle scelte sanitarie che sono effettuate.

Chiediamo che sia approvata la legge d’istituzione del Consiglio sanitario regionale.

Chiediamo maggiore semplificazione delle norme sulla gestione della Sanità.

Chiediamo che la nostra libertà e autonomia siano tutelate in quanto garanzia per la cura dei cittadini.

Chiediamo che si riduca la burocrazia e i costi ad essa correlati.

Chiediamo che ogni medico sia messo nelle condizioni di poter svolgere compiutamente la propria professione senza quelle limitazioni che creano disparità e talora conflitti tra medico e medico.

Chiediamo che la politica faccia un passo indietro nella gestione della sanità, lasciando più spazio alla professione.

 

Ai cittadini chiediamo di essere vicini ai propri medici, di condividere le ragioni della protesta e le preoccupazioni sulla tenuta del servizio sanitario.

Difendiamo insieme il nostro sistema sanitario equo e solidale, che garantisce a tutti il diritto alla salute, e non lasciamo che distruggano questo essenziale strumento di civiltà.

                                                                                                                                        Filippo Anelli

(Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari)