Maltempo a Pisa: ENPAM pronta ad aiutare medici e dentisti

Previsti differenti tipi di tutela anche per i liberi professionisti ivi compresi diaria per mancato reddito

mercoledì 26 agosto 2015

La Fondazione Enpam è pronta a intervenire in soccorso dei medici e dei dentisti danneggiati dal nubifragio che lunedì scorso si è abbattuto su Pisa. I camici bianchi – si legge in una nota – potranno chiedere un contributo economico all’ente previdenziale e assistenziale di categoria per ottenere sussidi straordinari per i danni alla prima abitazione o allo studio professionale e per i danni ad automezzi, attrezzature e altri beni mobili. Chi lavora esclusivamente come libero professionista potrà inoltre richiedere l’erogazione di un reddito sostitutivo. “La Fondazione sostiene economicamente i colleghi specie di fronte all’evento imprevisto e imprevedibilie, favorendo l’immediata ripresa dell’attività professionale.

Questo crediamo sia il modo migliore per aiutare i medici e i dentisti in difficoltà” dice il presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti. Gli indennizzi, sotto forma di sussidi straordinari, possono arrivare fino a 17.268,51 euro per la generalità degli iscritti mentre il tetto rimborsabile è più alto per chi esercita la libera professione. Inoltre l’Enpam potrà contribuire al pagamento fino al 75% degli interessi sui mutui edilizi che dovessero essere accesi da iscritti o superstiti per la ricostruzione o la riparazione della casa e/o dello studio professionale danneggiati.

Le misure si estendono anche ai familiari di iscritti deceduti che percepiscono dall’Enpam una pensione di reversibilità o indiretta (quali vedove, orfani). Inoltre i medici e i dentisti che esercitano esclusivamente la libera professione, costretti a interromperla a causa dell’alluvione, potranno chiedere un contributo di 80,58 euro per ogni giorno di astensione dal lavoro, fino a un massimo di 365 giorni. Le domande dovranno essere inviate all’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Pisa (o di altra provincia se iscritto a un altro Ordine), con il quale l’Enpam è in costante contatto. La Fondazione Enpam procederà con i pagamenti appena le autorità avranno dichiarato lo stato d’emergenza.  (foto Repubblica)