CHI HA A CUORE LA GUARDIA MEDICA?

COSA ACCADE SE LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE FA SENTIRE LA SUA VOCE

domenica 12 aprile 2015

Grande coinvolgimento sui social di colleghi e cittadini sui temi della sicurezza delle sedi e dell’inquadramento normativo che ratificherà il passaggio del servizio di Continuità Assistenziale nel ruolo unico. Immediato l'interesse dei mezzi di informazione.

Fino ad oggi, quella della Continuità Assistenziale non è stata certamente una storia semplice. Numerose le criticità nell’organizzazione del servizio, alle quali si è  potuto sopperire sempre con la competenza e la professionalità del personale medico.

Tanti problemi sono stati superati grazie alle battaglie sindacali, nelle quali Fimmg è sempre stata in prima linea. Altri rimangono tuttora irrisolti. Fra questi, principalmente due: la sicurezza delle sedi, che frequentemente espone in molte aree i colleghi ad episodi di aggressione, e l’irresponsabile assenza della politica nel sostenere gli interventi contrattuali - fissati dalla Legge Balduzzi - fondamentali per renderla parte integrata della M.G., superare l’isolamento individuale del professionista e definire gli elementi strutturali necessari alla continuità dell’assistenza sul territorio.

In questa tensione fra dedizione per la cura ed inefficienze dei sistemi nazionali e regionali, si inseriscono poi strumentali attacchi mediatici, che utilizzano singoli casi o racconti parziali per creare  scandalo ed ottenere facile visibilità  a discapito di una intera categoria.

Parliamo quindi di un settore dimenticato e alla mercé di cattiva politica e giornalismo scandalistico?

Assolutamente no. I temi sollevati, prima dall’ultimo comunicato stampa Fimmg Continuità Assistenziale Puglia e poi diffusi attraverso Facebook ed il tweetmob dell'8 Aprile, hanno suscitato vivo interesse nei colleghi e nei cittadini.

Sulla pagina Facebook Fimmg Continuità Assistenziale Puglia  sono state moltissime le visualizzazioni dei contenuti pubblicati in questi giorni, fino ad arrivare al dato straordinario (mentre vi scriviamo ancora in aumento) ottenuto dal report Fimmg degli episodi di violenza di cui sono stati vittima i colleghi: 17552 visualizzazioni da parte di medici di ogni settore e di cittadini. Ed ovviamente attraverso i “mi piace” e le condivisioni, centinaia sono state le interazioni con il post, che è diventato “virale” in poche ore.

L' 8 aprile l'hashtag #ContinuitàAssistenziale è stato twittato più di 8.000 volte in meno di 24 ore, arrivando ad essere, fra i temi di politica, il più twittato di Italia ed il secondo degli ultimi sette giorni. Una iniziativa partita dalla Puglia, ma che ha raccolto la partecipazione spontanea di tanti colleghi da tante regioni di Italia i quali, dalla Lombardia alla Campania, passando per l'Emilia Romagna, hanno dato il loro contributo con centinaia di tweet.

Ma, al di là dei numeri specifici, il dato importante ottenuto attraverso queste iniziative è quello relativo al coinvolgimento raggiungibile attraverso un adeguato utilizzo di mezzi di comunicazione che a volte vengono definiti  ancora "nuovi", pur essendo disponibili ormai da anni.

Non solo abbiamo avuto la dimostrazione (l'ennesima) che il settore Continuità Assistenziale è vivo e consapevole dei problemi e delle soluzioni necessarie, ma si è avuta prova che è possibile allargare consenso e partecipazione ai cittadini, rinnovando quell'alleanza fra medico e paziente che è determinante per costruire una sanità migliore e che è già al centro di campagne di comunicazione ordinistiche, prima a Bari e poi a Napoli.

L'invito che  quindi rivolgiamo a tutti è quello di continuare a spiegare, "comunicare" la Continuità Assistenziale a medici di altre aree e ai cittadini. E di farlo in ogni contesto, inclusi i social.

Con la trattativa in corso per il rinnovo del contratto per la medicina generale siamo in un momento cruciale per il nostro settore. Diventa fondamentale illustrare l’attuale condizione del medico di C.A. La consapevolezza e responsabilizzazione dei processi genera quel sostegno indispensabile per raggiungere gli obiettivi comuni: l'evoluzione della Medicina Generale nel ruolo unico e le Aggregazioni Funzionali Territoriali.
Sono obiettivi fondamentali per dare il via ad un sistema di cure primarie integrato nel territorio, capace di individuare e di intercettare, maggiormente ed ancor più efficacemente, il bisogno di salute dei cittadini e  di dare le risposte appropriate attraverso la costruzione di percorsi assistenziali condivisi.

 

                                                                                   Dott. Pietro Drago
                                                                                Segreterario Regionale Fimmg Continuità Assistenziale Puglia